La storia di Gianfranco Simmaco: 65 anni tra passione e Catanzaro
Oggi Gianfranco Simmaco festeggia 65 anni, un traguardo importante per un uomo la cui vita è indissolubilmente legata all’US Catanzaro. Nato nel quartiere Stadio e cresciuto tra le vie di Catanzaro – prima in via Mario Greco e poi a Piterà – Simmaco ha vissuto anche fuori città per motivi di lavoro, portando sempre con sé la passione per i colori giallorossi.
In un’intervista esclusiva rilasciata a CalabriaMagnifica.it, Simmaco racconta come sia nata la sua fede: “Cominciai ad andare allo stadio verso i 4-5 anni, sempre con mio papà a cui devo tutto. Negli anni Quaranta aveva anche giocato tra le fila del Catanzaro e, pur lasciando il calcio per lavorare nelle poste, continuava a frequentare i calciatori del passato. Spesso accompagnavo mio padre quando portava la corrispondenza al presidente Nicola Ceravolo. È lì che tutto è cominciato”.

La storia di Simmaco cammina a fianco di quella del Catanzaro, intrecciata di aneddoti e ricordi raccolti nel suo libro “1929 Volte Giallorosso”. Una vita di tifoseria autentica, fatta di passione costante anche nei momenti difficili.
“Non ho mai mollato, neanche quando lavoravo a Milano – racconta –. Mi portavo dietro la sciarpa e un libro del Catanzaro regalato dal dottor Colao. Le lacrime per la lontananza dalla città e dalla squadra erano quotidiane. Mi mancava appendere lo striscione in curva, un rito che continuo ancora oggi”.
La fedeltà al Catanzaro non è mai venuta meno, nemmeno nei periodi bui della squadra, tra fallimenti e difficoltà. E oggi, dopo un campionato stellare e la conquista della Serie B, Simmaco guarda con ottimismo al futuro: “Siamo una buona squadra, bene per la dirigenza. Aspettiamo di capire cosa farà il mister, qualche conferma, qualche ritocco, e ora che siamo in Serie B si può davvero pensare a traguardi ancora più ambiziosi”.
Sull’affluenza allo stadio e le critiche di chi considera le domeniche giallorosse un ostacolo alla vita familiare, Simmaco risponde con fermezza: “Il Catanzaro è una fede che si ama e non si discute. I tifosi occasionali vengono solo quando le cose vanno bene, io invece non ho mai smesso di tifare”.
Sul mister Aquilani, Simmaco mostra equilibrio e fiducia: “Abbiamo tempo, come abbiamo dato tempo a Caserta. Serve pazienza per costruire una nuova identità di gioco, perché ogni allenatore porta con sé idee, metodi e una mentalità diversa. Il tempo, nel calcio come nella vita, è il miglior alleato quando si lavora con serietà e visione. Aquilani ha davanti a sé una squadra solida, un ambiente caldo e una città che sa aspettare: se gli daremo fiducia, sono certo che ci farà divertire”.
Per quanto riguarda il futuro del Ceravolo e l’ipotesi di un nuovo impianto, Simmaco è chiaro e realistico: “Occorrono tempi migliori, ma lo stadio deve restare nel cuore della città. Il Ceravolo rappresenta la nostra storia, la nostra identità. È giusto però pensare a un ammodernamento serio: servono una viabilità più efficiente, navette dedicate e servizi adeguati per i tifosi. Se la società decidesse in futuro di costruire uno stadio nuovo in un’altra zona, ben venga, purché resti vivo il legame con le nostre radici e con la tradizione giallorossa”.
Infine, sul lavoro della dirigenza Noto: “Ha cambiato la squadra in senso positivo, andando ben oltre le aspettative. Finalmente ci sono i presupposti per un calcio competitivo e per entrare nel calcio che conta”.
Oggi, nel giorno del suo compleanno, CalabriaMagnifica.it, insieme all’editore Luigi Mussari e al conduttore de La parola ai tifosi giallorossi, Davide Oliverio, porge a Gianfranco Simmaco i più sentiti auguri, celebrando non solo i suoi 65 anni, ma anche una vita intera dedicata al Catanzaro, tra passione, memoria e fedeltà senza compromessi.
SEGUI ANCHE: LA PAROLA AI TIFOSI GIALLOROSSI


















