Domenica il derby Catanzaro-Cosenza al Ceravolo

Cosenza Catanzaro
12/10/1958, IV giornata, derby Cosenza-Catanzaro 0 0. i due capitani Uxa e Masci. A fine stagione, dopo un grande duello fino all'ultima giornata, il Catanzaro fu promossa in serie B (ph Massimo Carlostella).

Catanzaro e Cosenza pronti al derby al Ceravolo

Finalmente, dopo sei campionati di assenza, si tiene il tanto atteso derby tra Catanzaro e Cosenza al Ceravolo, domenica 26 novembre 2023, alle 16.15, sotto la direzione del Signor Juan Luca Sacchi della sezione di Macerata.

Quest’anno, il presidente del Cosenza, Guarascio, ha allestito un organico eccellente in grado di competere con chiunque e ambire ai play-off, considerando le sofferenze degli ultimi campionati. Affida la squadra a Fabio Caserta, un allenatore competente che sa gestire la squadra con abilità. Ha rinforzato la rosa dopo la salvezza ottenuta all’ultimo minuto della finale play-out contro il Brescia, acquisendo calciatori di categoria. In particolare, in attacco, ha visto il ritorno di Gennaro Tutino e l’arrivo di Simone Mazzocchi, autore di tre gol di testa che hanno salvato la squadra silana. Altri giocatori importanti sono Luigi Canotto, autore del gol vittoria a tempo scaduto a Palermo, Francesco Forte e due giovani under, Alessandro Fontanarosa dalla primavera dell’Inter e Federico Zuccon, uno degli artefici della promozione del Lecco. La squadra conferma, tra gli altri, il portiere Alessandro Micai, i centrocampisti Idriz Voca, autore di tre reti, e Giacomo Calò, uno dei migliori nel suo ruolo nella serie cadetta. Gli esperti difensori Tommaso D’Orazio, capitano della squadra e autore dell’ultimo gol al Ceravolo dei rossoblu, Andrea Meroni, presente anche se solo in panchina nella vittoria dei rossoblu a Catanzaro per 3-0 nell’agosto del 2016, e Andrea Rispoli, oltre a Manuel Marras in avanti.

Quindi, una squadra di tutto rispetto che finora ha ottenuto 19 punti con 5 vittorie, 4 pareggi e altrettante sconfitte, con 17 reti realizzate e 12 subite. In trasferta ha ottenuto 2 vittorie a Palermo e a Pisa, 2 pareggi contro Spezia, Piacenza e Venezia all’inizio del campionato e 2 sconfitte a Brescia e Genova contro la Sampdoria, con 5 reti subite e 4 realizzate.

AMARCORD

I precedenti tra le due squadre sono numerosi, con l’ultimo incontro disputato il 19 novembre 2017, conclusosi 2-1 per i giallorossi. L’ultima vittoria del Cosenza risale al 29 agosto 2016 (dopo 64 anni) per 3-0, mentre l’ultimo pareggio è datato 3 ottobre 2015, finito 1-1. In questo articolo, ci limitiamo a quelli disputati nella serie cadetta.

DATACAMPIONATOSERIEGIORNATARISULTATOGOL
13/10/19461946/1947B40-0
25/02/19611961/1962B241 a 1Florio (CZ) aut. Raise (CS)
11/11/19611962/1963B91-0Zavaglio
15/12/19631963/1964B132-0Ragonesi e Zavaglio
09/04/19891988/1989B293-0tripletta di Palanca
18/03/19901989/1990B280-0

E proprio a quello dell’09/04/1989 rivolgiamo l’attenzione. Si gioca la giornata n. 29, la decima di ritorno. Il Cosenza è ottavo in classifica con 30 punti, a 4 punti dall’Udinese terza, mentre il Catanzaro ha 25 punti e annaspano nella zona destra della classifica con tre soli punti di vantaggio sulle quart’ultime Brescia e Sambenedettese.

Le aquile di Gianni Di Marzio si schierano con Zunico in porta, Rispoli e Piccino terzini, Corino stopper, Micelli libero, a centrocampo Sacchetti, De Vincenzo e Pesce a centrocampo, Borrello, Rebonato e Palanca in avanti. In panchina, l’allenatore giallorosso manda il secondo portiere Marino, Nicolini, Gori, Costantino e Rastelli.

Bruno Giorgi, allenatore dei lupi, si presenta al Militare con Simoni in porta, Caneo e Poggi terzini, Marino stopper, Lombardo libero, a centrocampo Galeazzi, il povero Bergamini e Venturin in cabina di regia, in attacco Urban, Lucchetti e Padovano. In panchina siedono il secondo portiere Fantini, Castagnini, De Rosa, l’ex avvelenato Cozzella e Napolitano.

La giornata è soleggiata, il pubblico è numeroso e ci sono molti tifosi rossoblu sugli spalti, con numerosi sfottò nei confronti dell’arbitro Bruno Di Cola di Avezzano, che dirige la contesa.

Il Cosenza gioca bene, ma le aquile rispondono colpo su colpo sotto la Ovest, incitati a gran voce dal proprio pubblico. Palanca, in versione O’Rey, mette in difficoltà la difesa ospite, con Simoni che si salva in più di un’occasione. Ma al minuto 28 arriva il vantaggio giallorosso, con una punizione da circa 35 metri per il Catanzaro. Palanca scaglia un bolide rasoterra che Simoni vede probabilmente solo alla fine, e la palla finisce in rete tra il tripudio dei tifosi catanzaresi.

Il Cosenza sembra più forte e gioca bene a calcio, ma Zunico non è mai operoso in maniera decisiva, e al minuto 42 arriva il raddoppio. Borrelllo consegna una palla in area a Palanca, che però ce l’ha sul destro. Lombardo, nel tentativo di salvare, scivola, ed O’Rey mette alle spalle di Simoni per la seconda volta.

Si va al riposo sul 2-0, e per il Cosenza la partita si fa in salita, diventando insormontabile all’ottavo del secondo tempo, quando un cross di Piccino dalla sinistra, Rebonato, fa da sponda per Palanca che mette in gol per la sua personalissima tripletta.

Giorgi cambia al quarto d’ora il compianto Bergamini con De Rosa, ma la partita rimane saldamente in mano dei giallorossi che difendono con ordine contro un Cosenza scarsamente incisivo, con il folletto Urban imbavagliato dai difensori giallorossi.

Al minuto 38, però, accade un fatto che terrà la partita sub judice per un po’ di tempo: c’è un calcio d’angolo a favore del Cosenza, e Galeazzi va a raccogliere la palla proprio sotto gli Ultras del Catanzaro, ricevendo tanti insulti e sputi. Si accascia a terra come se fosse stato colpito da un oggetto. Lo stesso calciatore del Cosenza viene sostituito da Castagnini dopo 5 minuti, mentre Nicolini al minuto 40 sostituiva Borrello.

Finiva 3-0 per le aquile, un risultato che poi veniva confermato dalla giustizia sportiva dopo poche settimane.

Questa vittoria si rivelò fondamentale per i giallorossi, che si salvarono all’ultima giornata grazie a un pirotecnico 5-3 contro l’Udinese, con un’altra tripletta di Palanca. Fu, invece, una sconfitta decisiva per il Cosenza, che chiuse il campionato al quarto posto con 44 punti, insieme a Cremonese e Reggina, venendo escluso dallo spareggio promozione dalla classifica avulsa.

UNA PARTITA FONDAMENTALE MA NON DECISIVA

I derby, si sa, sono partite a sé stanti il cui risultato può lasciare strascichi non indifferenti per il proseguo del campionato. Specie in questo periodo che vede gli uomini di Vivarini arrivare a questa partita dopo tre sconfitte consecutive e il Cosenza, con una vittoria, potrebbe superare i giallorossi.

Vivarini ritroverà Scognamillo, uomo fondamentale sia per la difesa sia per il carisma, e si spera che ritrovi anche Verna a centrocampo, oltre che la migliore versione della sua squadra, che ha incantato fino a tre giornate or sono.

Nel Catanzaro ci sono tre ex giocatori: Mario Situm, Luca Verna ed Enrico Brignola. Quindi si tratterà di un derby vibrante sotto tutti i punti di vista, che vedrà il tutto esaurito nei posti riservati ai giallorossi e 750 sostenitori rossoblu, che saranno piazzati nella Curva Est.

A questo punto, si entra nel discorso dell’ordine pubblico, sperando che non avvengano fatti che potrebbero far parlare non della partita, ma di episodi di violenza e inciviltà, visto quanto accaduto nello scorso campionato contro il Crotone.

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