US Catanzaro: i perchè di una disfatta annunciata

US Catanzaro
Us Catanzaro

Per l’ennesima volta a Potenza si è consumato l’ennesimo play-off negativo, pareggiando 1-1 e venendo esclusi dalla fase nazionale, dove partecipa con pieno merito la squadra del Presidente Caiata.

Parliamoci chiaro l’impresa di salire in serie B era improba, costretti a vincere tutte le partite in trasferta dopo una stagione regolare assurda.

I numeri prima della partita di domenica sera erano chiari:
a) Potenza quarto in classifica, Catanzaro settimo.
b) Potenza migliore retroguardia difensiva fra le proprie mura.
c) Catanzaro asfittico in trasferta con sole 3 vittorie a Monopoli nella seconda giornata, poi a Lentini e Rieti con l’Auteri bis.
d) I confronti diretti della stagione con 2 vittorie su 2 incontri entrambi per due a zero.

Eppure si paventava un certo ottimismo dovuto al fatto che i giallorossi avevano già giocato una partita, non proprio eccezionale contro il Teramo, mentre il Potenza tornava in campo dopo 4 mesi, tra l’altro con Giosa squalificato, Dettori in panchina,ma soprattutto l’incidenza che avrebbero potuto dare i nuovi arrivati (specialmente Corapi, Tulli e Carlini a livello di esperienza e Di Piazza come goleador di razza).

Invece dopo un discreto inizio, son venuti fuori tutti i difetti di una squadra costruita male e gestita peggio. Bleve,al primo minuto, per poco, non si lasciava beffare da un colpo di testa per nulla trascendentale di Silvestri, l’arbitro ci grazia per un netto fallo su Murano (a parti invertite avremmo parlato di malafede arbitrale, ma la squadra di Auteri sembra ben predisposta, cerca di proporre gioco e finalmente Di Piazza
parte tutto solo in contropiede, ma invece di tirare cincischia facendosi recuperare da un difensore potentino, siamo al minuto 20.

Neanche il tempo di imprecare ed ecco che arriva il colpo del KO: Martinelli, come ormai accade puntualmente dall’inizio campionato, cerca un gioco di prestigio con il tocco, Murano, centravanti del Potenza, inventa un gol ad occhi chiusi (come affermerà a fine primo tempo) trovando Bleve impreparato e con questo gol balordo (non il primo nella storia dei play-off giallorossi – ricordarsi il pareggio del Sora) ci sbatte fuori.

Ma forse un barlume di speranza ce lo da Kanoutè un minuto dopo, ma la palla sibila il palo di pochissimo.

Ecco in questi tre minuti dal minuto 19 al minuto 22 si condensa la storia della partita: loro micidiali con un tiro della domenica e noi incapaci di segnare due volte a tu per tu con il portiere.

Aspettiamo l’assedio all’arma bianca per i rimanenti 70 minuti, ma NON RIUSCIAMO MAI A TIRARE IN PORTA (si segnala solo una conclusione di Bianchimano), e quando lo facciamo, con Urso da poco entrato, al minuto 95 troviamo il pari con il gol fra i pù inutili segnati nella storia del Catanzaro.

Quanto accaduto in questa partita è il riassunto di un’annata iniziata bene – con il primo posto in classifica dopo 4 giornate- e finita male.
Con il senno di poi è facile parlare e/o scrivere però alcune cose vanno sottolineate:
1) La squadra, che ben aveva fatto nel campionato scorso, non è stata assolutamente rinforzata, almeno in fase iniziale non trovando in attacco un adeguato sostituto di D’Ursi che aveva realizzato 15 gol spaccando le partite, specie in trasferta, con le sue volate. Nicastro, Calì e soprattutto Mangni lo hanno fatto rimpiangere, lo stesso Fischnaller ha sofferto tantissimo l’assenza del gemello del gol e Kanoutè ha perso di brillantezza.

2) In difesa è arrivato dapprima Martinelli, calciatore di buona tecnica, e parecchi gol subiti scaturiscono da suoi errori, poi alla corte di Auteri è giunto Quaranta, assolutamente inadeguato.

3) A centrocampo si era pensato a Urso come sostituto di Iuliano, ma lo stesso è stato sempre infortunato.

4) Nel campionato scorso erano risultati spesso decisivi i gol su calcio piazzato e i tiri da fuori, invece, come accaduto ieri a Potenza, la squadra ha il possesso della palla per lunghi tratti ma a tirare non ci pensa nessuno.

5) La deleteria sostituzione di Auteri con Grassadonia ha fatto il resto. Auteri sia chiaro non avrebbe dovuto essere riconfermato per troppe divergenze con società e calciatoria fine campionato
scorso, me se lo vuoi esonerare prendi un allenatore vincente.

6) Richiamare lo stesso Auteri, a calcio mercato quasi concluso, è stato ancor di più deleterio, in quanto gli acquisti di spessore poco si sarebbero adattati al gioco dell’allenatore di Floridia. Infatti dopo le prime tre vittorie e i gol di Tulli, la squadra è andata completamente fuori giri, crollando a
Francavilla e Potenza, con pestazioni assolutamente incolori.

Ora tutto si è compiuto.
Caro presidente Noto, i tifosi giallorossi non meritano tutto ciò e sono stanchi di sentire parlare di progetti, programmazione, etc.etc: VOGLIONO LA SERIE B.

Si capiranno le ambizioni già con la scelta del nuovo allenatore.