US Catanzaro: lunedì col Bari al Ceravolo a porte chiuse

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Stadio Ceravolo

Lunedì sera, al Ceravolo, agli ordini del Sig. Matteo Griglio di Pinerolo scenderanno in campo per la trentesima giornata del campionato di serie C due nobili decadute: il Catanzaro e il Bari.

Al di la dei freddi numeri che vedono il Bari al secondo posto della classifica generale con 59 punti frutto di 16 vittorie 11 pareggi e due sconfitte ( in casa con la Viterbese e a Francavilla il 12.09.19) con una serie posiva che dura da 24 partite e cioè da quando Vivarini ha preso il posto dell’esonerato Cornacchini, quest’articolo verterà per buona parte soprattutto su ricordi storici.

Le due compagini in casa del Catanzaro hanno disputato 16 partite con sette vittorie delle aquile 8 pareggi e una vittoria del Bari il 31/12/1977 sul campo neutro di Reggio Calabria, dove i galletti batterono gli uomini allenati da Giorgio Sereni al termine di una partita assurda per 3-2.

Era le sedicesima giornata del campionato di Serie B: le aquile andarono in vantaggio al minuto 24 con una splendida rovesciata di O’Rey Palanca che nel ricadere si fece male lasciando il posto al giovane Mondello, il Bari approfittò della situazione per pareggiare al minuto 42 con Nico Penzo (che successivamente vesti le maglie del Verona, campione d’Italia, della Juventus e del Napoli) e passare in vantaggio con tal Mariano proprio in chiusura di primo tempo; nel secondo tempo assedio, al vecchio Granillo, dei giallorossi che riuscirono ad impattare al minuto 22 con Nicolini, ma quattro minuti dopo Scarrone riportò in vantaggio il Bari definitivante, con Improta che a dodici minuti dalla fine sbagliò il rigore del possibile 3-3.

Ma queste due squadre sono legate da un precedente che rappresenta la pietra miliare del calcio calabrese e cioè quanto accadde al San Paolo di Napoli il 27/06/1971, quando si scontrarono per lo spareggio diretto per la promoozione in A,visto che entrambe le squadre erano state sconfitte dall’Atalanta, loro avversaria nello spareggio a tre di quel campionato.

C’è da dire che già il 9 maggio di quell’anno Catanzaro e Bari si erano scontrate al vecchio Militare con Mammì decisivo al minuto 32 del primo tempo, ebbene quel giorno al San Paolo i giallorossi, grazie ad un gol sempre di Mammì nel finale, batterono lo squadrone barese e andarono in serie A mandando in visibilio un’intera regione.

Come si fa a non ricordare l’incontro dell’11 settembre 2004, quando il Catanzaro di Braglia, ritornato in serie B dopo quindici anni di purgatorio, affrontò alla prima giornata la squadra pugliese, vincendo per 2-1 davanti ad un pubblico e una coreagrafia incredibile , con gol di Re Giorgio Corona e di Benny Carbone, intervallati da un rigore di Carrus a fine primo tempo.

L’ultimo scontro al Ceravolo, un anno dopo, il 13/11/2005, terminò con uno squallido 0-0.

Ecco con il risultato ad occhiali si sono concluse 6 delle sedici sfide disputate in casa delle aquile, mentre per 5 volte l’incontro è terminato 1-0 per i giallorossi.

Ritornando all’attualità, della rosa dei galletti fanno parte tre ex giallorossi: Mattia Maita (145 partite e 6 reti) fino a metà gennaio non solo vestiva la maglia del Catanzaro, ma era pure il capitano, Eugenio D’Ursi che nel campionato scorso disputò con Auteri 31 partite realizzando 14 reti e Valerio di Cersare una meteora nell’ultima campionato di B, 2005-2006, del Catanzaro con sole 5 presenze.

All’andata, giocata al San Nicola di Bari, finì 2-0 per i padroni di casa con un gol per tempo realizzati da Awua e Mirko Antenucci, (quest’anno in gol 19 volte) mentre sulla panchina del catanzaro esordiva Grassadonia.

Per gli uomi di Auteri un banco di prova importante e difficile , specie dopo le tre sconfitte consecutive.