Ponte d’Europa, Spirlì: «Calabria e Sicilia devono essere collegate»

Calabria e Sicilia
Calabria e Sicilia

«Non è il Ponte sullo Stretto, ma il Ponte d’Europa; non è il collegamento tra due regioni, ma tra due territori europei. Calabria e Sicilia sono il primo ingresso di quella grande casa che è l’Europa».È quanto afferma il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, a poche ore dall’incontro al Palaregione di Catania (ore 16,00) con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Al vertice ha preso parte anche l’amministratore delegato di WeBuild, Pietro Salini.

Calabria e Sicilia porte di una casa comune

«Calabria e Sicilia – continua Spirlì – sono le porte per chi arriva dal Canale di Suez e dai Paesi che oggi detengono un grande potere economico, come Cina e India, ormai ago della bilancia dell’economia mondiale. Senza contare il continente africano, che, nei prossimi decenni, sarà l’interfaccia naturale con l’Europa. Non è dunque ammissibile che i primi territori europei non siano tra loro collegati».

Non un Ponte sullo Stretto ma il Ponte d’Europa

«Il Ponte d’Europa – afferma ancora il presidente della Giunta calabrese – velocizzerà gli spostamenti, lo scambio di merci, l’unione dei popoli; è un’opera fondamentale per creare una sola comunità, una sola economia, un solo patrimonio artistico e culturale».

«Desidero ringraziare – conclude Spirlì – il presidente Musumeci, compagno di viaggio fidato in questo percorso pionieristico verso una proposta davvero concreta per la realizzazione del Ponte d’Europa. L’unità di intenti tra Calabria e Sicilia rispetto a un’opera che, per decenni, è stata descritta come frutto di una inutile propaganda politica, oggi diventa una richiesta senza condizioni: l’Europa non può restare sorda di fronte alle richieste dell’Europa. E qui, senza tema di smentita, è Europa».