Qual è il futuro delle ferrovie in Calabria?

treno pop calabria
treno pop calabria

Le ferrovie in Calabria hanno sicuramente qualcosa da rivedere. Vogliamo trattare l’argomento in compagnia di un esperto Mimmo Semina, neoeletto segretario provinciale Catanzaro FAST/CONFSAL Calabria. Chiacchierando con lui ci rendiamo conto che le cose da fare sono tante, partendo dal Capoluogo di Regione, per semplicità le potremmo convenzionalmente suddividere in cinque punti fondamentali. Queste criticità le andremo ad analizzare schematicamente in maniera sintetica una per volta.

Elettrificare la tratta ferroviaria Settingiano-Lamezia Terme

L’Elettrificazione e velocizzazione dell’attuale tracciato da Settingiano a Lamezia Terme sarebbe un dovere. Quindi il percorso da innovare in realtà è più lungo di quello proposto e partirebbe da Settingiano e non da Marcellinara, proprio per le criticità riscontrate in quest’ultimo territorio, a causa del forte rischio idrogeologico.

Valorizzare la stazione di Catanzaro Sala

Per quando riguarda il cuore del Capoluogo di Regione andrebbe valorizzata l’antica stazione di Catanzaro Sala, in una nuova ottica, storica, quindi inedita. Stiamo parlando attualmente di una struttura inutilizzata da diverso tempo.

Collegare la futura metropolitana di superficie

Necessario è un rapporto stretto tra la futura metropolitana di superficie del comune di Catanzaro e il tracciato delle Ferrovie dello stato. Un rapporto inscindibile e interconnesso. Le ferrovie devono essere un sistema univoco, intrecciato, rapido, veloce e ben collegato.

Elettrificare la linea Sibari-Melito Porto Salvo

L’ elettrificazione e velocizzazione della linea ferroviaria Sibari-Melito Porto Salvo risulta fondamentale. Attualmente si registrano forti ritardi nel cronoprogramma. Sarebbe importante creare altresì un percorso alternativo, precisamente dove è presente l’attuale galleria di Cutro, a causa di un grave dissesto idrogeologico, senza trascurare un collegamento rapido con l’aeroporto di Crotone.

Alta velocità Roma-Reggio Calabria

La criticità del progetto sulla nuova linea ad alta velocità Roma-Reggio Calabria consisterebbe nella scelta politica di deviare il tracciato, con traforo nel Parco Nazionale del Pollino, per consentire un collegamento diretto con la città di Cosenza. Questa scelta sarebbe la riedizione del percorso, già sperimentato a livello autostradale, in un territorio impervio ed a forte impatto ambientale, con notevole aggravio di spesa e sensibile aumento dei tempi di percorrenza.