Amc, Parentela (M5s) scrive all’autorità anticorruzione

AMC

«L’assessore Merante accusa di anarchia i sindacati, ma nel frattempo fa approvare un piano della mobilità che Amc non può gestire a causa della mancanza di mezzi adeguati». È quanto afferma il deputato M5s Paolo Parentela, in merito alla querelle dei giorni scorsi tra i sindacati dell’azienda di mobilità del Comune di Catanzaro e l’Assessore alla mobilità Giovanni Merante.
«A quanto pare – spiega il parlamentare – Merante gestisce l’Amc come fosse un’azienda di famiglia. Abbiamo infatti scritto all’Anac in merito alla nomina della sorella Rosa, dipendente dell’azienda, come responsabile anticorruzione senza che avesse la qualifica necessaria per ricoprire il ruolo. Anche se sembrerebbe che la sorella dell’Assessore sia durata poco in carica, a causa di successive dimissioni (che comunque non hanno avuto alcun riscontro pubblico, visto che non sono state annunciate alla stampa), la nomina in famiglia ci lascia sgomenti e dovrebbe portare alle dimissioni dell’Assessore, specie se dovesse essere confermata l’assenza dei titoli necessari».
Il Cinque Stelle continua: «Sin dall’inizio, Abramo e Merante hanno usato  il paventato risanamento economico dell’azienda come un dito dietro cui nascondere una gestione di Amc al di sopra di ogni regola. La cosa ci è stata fondamentalmente confermata dalla risposta incompleta alla nostra richiesta di accesso agli atti, attraverso cui ci aspettavamo di ottenere documenti che non abbiamo ricevuto neanche successivamente al nostro sollecito ufficiale».
«La vera anarchia – conclude Parentela – si ha anche grazie alla mancata nomina del Direttore Generale di Amc. A quanto pare l’assemblea dei soci dell’azienda avrebbe una rosa di nomi da utilizzare dopo la rinuncia di Marino, ma non è dato conoscere i nomi dei soggetti segnati su questa lista. Per una volta siano davvero trasparenti e ci portino a conoscenza della rosa dei candidati a Direttore Generale».