Antonio Padellaro vince il “Premio Caccuri” nella sezione Saggistica

Premio Caccuri

“Il Fatto personale” di Antonio Padellaro è il libro vincitore nella sezione “Saggistica” del Premio Letterario Caccuri 2017.

A premiare il grande giornalista con l’ormai famosissima “Torre d’Argento” è stato il maestro orafo crotonese Michele Affidato che, come sempre, è al fianco di una delle manifestazioni letterarie divenute tra le più importanti in Italia. Il Premio Caccuri vanta una doppia giuria di alto profilo, quella nazionale di cui fanno parte, tra gli altri, Ferruccio De Bortoli e Piergiorgio Odifreddi e quella composta dai “Caccuriani”.

A presiedere entrambe le giurie anche per l’edizione 2017 lo storico e scrittore Giordano Bruno Guerri. Padellaro, con la sua opera edita da Paper First, ha battuto gli altri due finalisti per una manciata di voti: Giampiero Mughini con “La stanza dei libri” (Bompiani) e Giulia Innocenzi con “Tritacarne” (Rizzoli).

L’evento come sempre è stato organizzato dall’Accademia dei Caccuriani, nel corso del dibattito non sono mancati i momenti di confronto acceso tra il direttore de Il Fatto quotidiano e Mughini che hanno animato la platea. Per Michele Affidato si è trattato di un altro gradito impegno in un’estate straordinaria e che ha visto il maestro crotonese salire sui palchi più importanti d’Italia per le premiazioni delle kermesse di maggiori rilievo.

A trionfare nella sezione “Narrativa” è stato Maurizio De Giovanni, a Michele Placido il Premio Alessandro Salem-Fondazione Carical, a Sergio Staino il Premio Letteratura e Satira.

Anche quest’anno è stata una cinque giorni intensa, ricca di incontri e dibattiti che hanno animato culturalmente non solo Caccuri, ma tutta la provincia di Crotone.

“Il Premio Caccuri – afferma Michele Affidato – è importante non solo per la cinque giorni che regala emozioni e spunti di riflessione, ma per l’eredità che questi dibattiti lasciano a tutti noi. Tutto questo grazie a tre fantastiche persone tra cui il Presidente Adolfo Barone, Roberto De Candia e Olimpio Talarico che pur vivendo fuori dalla loro Caccuri hanno voluto fortemente ideare questo prestigioso premio. La nostra è una terra bellissima, straordinaria, che può crescere ancora di più se il livello culturale della discussione viene innalzato come in queste occasioni. Per questo ringrazio l’Accademia dei Caccuriani non solo per il prestigioso incarico che mi è stato affidato, ma anche come semplice cittadino che ogni giorno dedica il proprio lavoro alla sua terra”.

 

Michele Placido ritira il Premio Alessandro Salem-Fondazione Carical