Blitz nella notte nel soveratese: eseguite tre ordinanze di custodia cautelare in carcere

Nel corso della nottata i carabinieri del nucleo investigativo di Catanzaro unitamente al personale delle compagnia di Soveranto hanno tratto in arresto tre persone per il reato di associazione mafiosa.

Tutti i particolari in una conferenza stampa che si terrà alle ore undici presso il  comando provinciale dei Carabinieri di Catanzaro.

 

 

L’ operazione  è stata denominata “Showdown 3” e si collega ai precedenti procedimenti Showdown 1 e 2 contro la consorteria Sia-Procopio-Tripodi.

Il blitz è scattato nella notte scorsa, dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro insieme ai militari della compagnia di Soverato.

In manette Cosimo Zaffino, anni 36 di Gagliato; Massimiliano Sestito, anni 46 residente a Pero, nel milanese; Pietro Catanzariti, anni 49 di Soverato. Due i collaboratori di giustizia coinvolti: Francesco Fiorentino e Gianni Cretarola, per i quali però non è stata richiesta alcuna misura cautelare.

L’accusa mossa dagli inquirenti è quella di associazione mafiosa. I fatti ricostruiti dagli investigatori si riferiscono agli anni che vanno dal 2003 al 2015.

A carico degli indagati è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Gli inquirenti considerano Massimiliano Sestito il capo della cosca di Gagliato e le indagini fanno supporre che abbia gestito le attività di estorsioni nel soveratese, il traffico di sostanze stupefacenti, l’affiliazione di nuovi ‘ndranghetisti, e la gestione della sanguinosa faida del Soveratese.

Massimiliano Sestito,  è stato condannato e sta scontando la sua pena in carcere per l’omicidio dell’appuntato dei carabinieri Renato Lio che lo aveva fermato per un controllo a Soverato la notte del 20 agosto del 1991.

Cosimo Zaffino, invece, si sarebbe occupato delle intimidazioni e del traffico di droga.  Pietro Catanzariti, avrebbe avuto un ruolo attivo nelle guardianie delle discoteche e nella raccolta di fondi da destinare ai detenuti e alle rispettive famiglie.

Le indagini sono state predisposte dai sostituti della Dda Vincenzo Capomolla e Graziella Viscomi, con i procuratori aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Luberto.

Il provvedimento di custodia è stato firmato dal gip Giovanna Gioia. (ultimo aggiornamento 13,15)