Catanzaro: “Un bagno di folla per la tradizionale Naca” (2 VIDEO)

Pasqua è alle porte e già sono tante le città che propongono dei riti per festeggiare questa ricorrenza.

In tutta Italia, con maggiore o minore partecipazione, si svolgono centinaia di riti per celebrare questa festa.

Soprattutto nelle città del Sud la pia devozione è ancora molto praticata e le varie confraternite e associazioni religiose si attivano per processioni, rappresentazioni e ricordi della Passione di Gesù in varie forme.

Tra le regioni meridionali che interpretano meglio lo spirito della settimana santa c’è la Calabria.

In particolare, a Catanzaro ogni anno il Venerdì Santo si svolge la suggestiva processione che affonda le sue radici nel periodo della dominazione spagnola, ma sicuramente si rifà alle sacre rappresentazioni medievali.  Si tratta della processione detta “A’ naca”.

Anche quest’anno, si è ripetuto nel centro storico di Catanzaro, questo toccante rito.

Il termine ’a Naca definisce quella sorta di culla in cui viene depositata la statua del Cristo morto, e ha origini incerte, probabilmente deriva dal greco nache, pelle di pecora, materiale con cui si costruivano le culle. Il termine dialettale Naca, in pratica è la portantina dove Gesù è deposto.

Questa veniva portata a spalla dai rappresentati delle corporazioni dei mestieri, per molto tempo, infatti, ebbero questo privilegio i calzolai, i contadini e gli artigiani.

L’andamento dei portatori dev’essere leggermente “annacante” (dondolante).

 

 

Sono tanti i visitatori che sono arrivati nel centro storico di Catanzaro, da tutta la provincia per poter partecipare a questo suggestivo rito penitenziale.

La processione si svolge, a rotazione, partendo dalla chiesa di una delle quattro congreghe religiose della città: del Carmine, di San Giovanni, del Rosario e dell’Immacolata.

Quest’anno la processione è partita dalla Chiesa del San Giovanni