CATANZARO: “Un bel campo di solidarietà civile e umana”

IL CAMPO

E’ questo il messaggio forte scaturito nell’affollato incontro tenuto presso la sede dell’Associazione IL CAMPO a Catanzaro,

al quale hanno partecipato tanti cittadini e rappresentanti di associazioni culturali, politiche, sindacali (v. foto allegata)

Il confronto serrato è stato aperto da Sandro Benincasa, a nome anche dell’associazione Solaria e di Antonella Mannarino (Catanzaro con il cuore);

presenti tra gli altri Sebastian Ciancio, Lucia Franco, Jacopo Lauria e numerosi studenti universitari; Raffaele Mammoliti, nuovo segretario provinciale del sindacato CGIL,

con Michela Avenoso (Filt) e altri esponenti del mondo del lavoro.  Interessanti contributi di esperienze e riflessioni, hanno espresso Anna Mancini, presidente dell’Associazione Caduceo, il giornalista Filippo Veltri, il sindaco di Argusto Walter Matozzo a nome anche di altri amministratori locali( tra gli altri l’ex sindaco Antonio Bevacqua, Lorenzo Costa, Nicola Ventura, Antonio Gigliotti) nel corso della discussione conclusa con i saluti degli on. Rosario Olivo ( già sindaco della città) e Arturo Bova, presidente della Commissione regionale antimafia.

Significativa l’esperienza illustrata dal giovane Daniel Leone che ha sottolineato il valore delle iniziative intraprese da un folto gruppo di commercianti per la riapertura della funicolare e per la regolamentazione del traffico automobilistico, in una città che soffre tanto la disgregazione urbanistica e territoriale. In quest’ottica è stato da più parti espresso l’interesse a partecipare a un confronto serio per delineare un Programma di svolta che affranchi la città capoluogo dalle incursioni della speculazione edilizia e dalla prepotenza della criminalità organizzata. La vibrante solidarietà manifestata verso i cittadini e i territori colpiti dai terremoti e dal gelo – ha detto Soriero_ obbliga tutti all’impegno per la prevenzione e la tutela dell’ambiente.

Sappiano i partiti superare rapidamente un lavoro preelettorale ancora troppo risucchiato nelle angustie di tattiche interne e nella rincorsa ad accordi verticistici che hanno impoverito la funzione e la credibilità della politica.

Adesso si deve voltare pagina rispetto a una fase in cui le scelte politiche e di sviluppo sono state appannaggio di un ristretto gruppo di potere che, nella rincorsa di interessi personali e familiari, ha indebolito le funzioni del Capoluogo e infiacchito effettive prospettive di sviluppo e di occupazione qualificata in particolare per i giovani. Catanzaro oggi merita che siano corretti gli errori del passato sulla scorta un programma alternativo che faccia leva, innanzi tutto, sulle risorse ingenti di passione e competenza che esprimono tanti nuclei di società civile.

Dentro la crisi della politica e in qualche misura anche come risposta critica a tale crisi a Catanzaro  si è dispiegato, un vero e proprio giacimento di energie morali, culturali e sociali che possono contribuire al  salto di qualità della politica e delle istituzioni.