Cile: “El Mimo” violentata, torturata e uccisa?

El Mimo, Daniela Carrasco (fonte: the globalist)

El Mimo“, l’artista cilena Daniela Cerrasco, si è ufficialmente suicidata: i risultati dell’autopsia dicono che sia morta per soffocamento, senza coinvolgimento di terze persone. Ma intanto gli occhi del mondo si stanno puntando su questa vicenda non chiara, legata alla negazione dei diritti umani.

Infatti, i social non ci stanno. Non accettano questa “realtà” raccontata dalle autorità. Stanno denunciando la sua morte come un omicidio dai contorni torbidi legati alla torture fatte dai carabineros cileni.

La ragazza, di soli trentasei anni, era nota tra i manifestanti che dallo scorso ottobre stanno partecipando ai cortei cileni contro il caro dei servizi pubblici. Nelle settimane passate, Daniela era parte attiva nelle proteste che da diversi giorni stanno infiammando il Cile. Spesso la nazione è stato teatro di violenti scontri tra i manifestanti, contro il caro vita imposto dall’amministrazione del presidente Pinera, e la polizia.

El Mimo è stata trovata senza vita il 20 ottobre scorso. Impiccata a una recinzione di Pedro Aguirre Cerda, a Santiago.

La Procura ora ha aperto un’inchiesta riguardo la morte che ha scosso il Cile.

Il collettivo femminista Ni Una Menos sta lanciando pesanti accuse attraverso i social scrivendo: “El Mimo ha subito violenzetorture, violentata al punto da toglierle la vita”.

Nei giorni successivi alle proteste, tanti canali femministi cileni avevano denunciato che la polizia stava operando violenze sessuali sulle donne catturate. 

Si espone anche la Rete di attrici cilene che replica: “Le forze militari l’hanno rapita nella protesta del 19 ottobre”.

Il deputato italiano di Sinistra Italiana Leu, Nicola Fratoianni, ha criticato e denunciato il silenzio della comunità internazionale riguardo questa vicenda dai contorni non chiari e allarmanti.

L’intervento delle associazioni umanitarie internazionali indagano sulla vicenda de “El Mimo”

Per il momento, però, il National Institute of Human Rights (Nhri) non ha ricevuto nessun reclamo formale. 

Sono molte le testimonianze che denunciano truci violenze a opera delle forze dell’ordine; aumentano le denunce contro il governo, televisioni e giornali, sui quali grava la pesante accusa di stare nascondendo al resto del mondo la realtà degli scontri. 

Il report di Amnesty International arriva al termine di una missione di ricerca in Cile, dal quale sono emerse “le intenzioni delle forze di sicurezza cilene e dei carabineiros di colpire chi manifesta per disincentivare la partecipazione. La decisione del presidente Piñera di dispiegare l’esercito nelle strade dopo lo stato d’emergenza ha avuto conseguenze catastrofiche”.