Il Comune di Petilia Policastro commemora la morte del killer Curcio

Rosario Curcio, uno dei Killer di Lea Garofalo
Rosario Curcio, uno dei Killer di Lea Garofalo

PETILIA POLICASTRO (KR), 15 LUG 2023 – Un manifesto funebre affisso dal Comune per commemorare la morte di Rosario Curcio, uno dei responsabili dell’omicidio della testimone di giustizia Lea Garofalo, ha suscitato polemiche e richieste di dimissioni da parte del Partito Democratico. Il sindaco Simone Saporito e l’Amministrazione comunale hanno espresso il loro cordoglio per la perdita del congiunto della famiglia Curcio.

Il manifesto, apparso sui muri della città e sul sito web del Comune, ha provocato un acceso dibattito nella comunità locale. Rosario Curcio, condannato nel 2014 all’ergastolo per il suo coinvolgimento nell’omicidio di Lea Garofalo e per aver dissolto il suo cadavere nell’acido, si è suicidato impiccandosi nella sua cella nel carcere di Opera a Milano il 29 giugno scorso.

Il sindaco Simone Saporito ha commentato l’iniziativa, sostenendo che il Comune aveva precedentemente stretto un accordo con le agenzie di pompe funebri per esprimere solidarietà in occasione di tutti i funerali nella città. Secondo il sindaco, era giusto fare un manifesto anche per Rosario Curcio, poiché davanti alla morte tutti sono uguali e sarebbe stato discriminatorio escluderlo.

L’opposizione, rappresentata dal segretario di federazione del Partito Democratico di Crotone, Leo Barberio, ha chiesto le immediate dimissioni del sindaco e della giunta comunale. Barberio ha sostenuto che il gesto del sindaco getta discredito sull’intera regione e sulla comunità calabrese, in quanto si esprime solidarietà per la morte di un individuo condannato per crimini atroci che hanno indignato l’intero paese.

La controversia ha diviso la comunità locale, alimentando dibattiti sulla giustezza dell’azione del Comune. Mentre alcuni sostengono che il manifesto sia un segno di umanità e rispetto per tutte le persone decedute, indipendentemente dalle loro azioni passate, altri lo considerano un insulto alle vittime e una mancanza di considerazione per i sentimenti dei familiari di Lea Garofalo.

La vicenda solleva questioni etiche e morali complesse riguardo alla commemorazione dei defunti, specialmente quando si tratta di individui coinvolti in atti di violenza e crimini gravi. Mentre alcuni sostengono l’importanza di mostrare empatia e compassione per tutte le persone decedute, altri ritengono che il ricordo debba essere riservato a coloro che hanno condotto una vita onorevole e rispettosa delle leggi.

È chiaro che l’iniziativa del Comune di Petilia Policastro ha acceso un dibattito acceso sulla natura del perdono e della compassione nella società contemporanea. Mentre il sindaco Saporito continua a difendere il suo gesto, le richieste di dimissioni da parte del Partito Democratico evidenziano la profonda divisione presente nella comunità. Sarà importante seguire gli sviluppi futuri per capire come questa controversia verrà risolta e come si rifletterà sulle dinamiche politiche locali.

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