Consorzi di Bonifica, Wanda Ferro incontra Grazioso Manno durante lo sciopero della fame

Wanda Ferro - Grazioso Manno

CATANZARO, 8 MAG 2017 – Il consigliere regionale Wanda Ferro (Gruppo misto) ha incontrato questa mattina, nel piazzale della Cittadella Regionale, il presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese Grazioso Manno, che ha iniziato lo sciopero della fame annunciato dopo le infruttuose richieste di incontro con il governatore Oliverio su diverse questioni che riguardano il rapporto tra la Regione e gli enti consortili.

“Se il presidente Manno – ha detto Wanda Ferro -, noto per la sua moderatezza,  è stato costretto ad una iniziativa tanto clamorosa, è perché non ha trovato ascolto in una politica che vuole restare sorda ad ogni richiamo, che resta arroccata anche di fronte agli appelli costruttivi di chi conosce in maniera approfondita i problemi del territorio e ha le competenze per contribuire alle soluzioni. Una politica autoreferenziale, che risponde solo a se stessa e non si degna di ascoltare le istanze degli amministratori che conoscono le problematiche da vicino. In passato i Consorzi di bonifica, insieme alle Province e ai Comuni, hanno svolto un lavoro importante per la salvaguardia del territorio, ma oggi sono tenuti ai margini delle politiche regionali, con la mancata attuazione della legge 11/2003 che prevede specifici compiti per gli enti consortili, il mancato trasferimento delle competenze sui fiumi e il drastico taglio di risorse, tra cui l’azzeramento dei capitoli di bilancio destinati alle opere di bonifica e alla manutenzione degli impianti irrigui. Un’asfissia finanziaria, quella determinata dalla Regione, che ha costretto i consorzi a non rinnovare i contratti a decine di operai stagionali e ad avviare diverse procedure di licenziamento. Il presidente Oliverio, che da presidente della Provincia di Cosenza ha condiviso le battaglie che anche come Upi avevamo intrapreso contro i precedenti governatori rispetto al mancato trasferimento delle deleghe, oggi si comporta come i suoi predecessori, rendendo impossibile per i Consorzi svolgere la propria missione rivolta a salvaguardare il territorio dai fenomeni di dissesto e ad assicurare servizi di qualità alle imprese agricole calabresi”.