Catanzaro? La città dei favoritismi e dei pregiudizi
Lavorare nell’informazione di una piccola città può essere una sfida, ma non avevo mai immaginato di trovarmi in un mondo così torbido. Quando ho iniziato a lavorare per Calabria Magnifica, sapevo che sarebbe stata dura, ma non pensavo che sarebbe stato così disgustoso.
In una città clientelare come la mia, le cose accadono solo per favorire gli amici o per mettere i bastoni tra le ruote alle testate concorrenti. A volte, gli enti pubblici omettono di inviare comunicati stampa ad alcune testate, mentre “non dimenticano” di inviarle alle testate “amiche”, lasciando gli altri nella totale oscurità.
Tutto questo non è solo sleale, ma è anche contro la natura dell’informazione, che dovrebbe essere libera e accessibile a tutti allo stesso modo. Ma a Catanzaro non sembra funzionare così.
Mi chiedo, quindi, se i funzionari sanno come i loro addetti stampa operano o se fingono di non vedere. Alcuni “equivoci” potrebbero essere causati da una cattiva organizzazione o potrebbe essere il loro modus operandi. Lo scopriremo solo vivendo. Ma intanto, continuerò a combattere per l’informazione libera e giusta per tutti, senza distinzione.
POTERE ECONOMICO E SOCIALE NELLE MANI DI POCHI PRIVILEGIATI
Purtroppo, nella mia città, Catanzaro, non è solo l’informazione ad essere in mano a poche famiglie. Anche il potere politico, economico e sociale è concentrato nelle mani di pochi privilegiati, spesso legati tra loro da vincoli di parentela o amicizia.
Questa situazione di oligarchia ha creato un sistema di favoritismi e pregiudizi che permea ogni aspetto della vita cittadina. Le opportunità di lavoro, le possibilità di investimento, le decisioni di spesa pubblica sono spesso dettate da interessi personali e non dal bene comune.
In un sistema del genere, la libertà di informazione diventa ancora più importante, poiché solo attraverso una stampa libera e indipendente si può sperare di smascherare i giochi di potere e di garantire una giusta rappresentanza a tutti i cittadini.
Ma per far questo, dobbiamo riconoscere la realtà che ci circonda e combattere insieme contro l’oligarchia che tenta di soffocare ogni voce dissonante. Solo così potremo riscattare la nostra città dalla morsa dei privilegi e dei compromessi.