Nduja calabrese, urge il riconoscimento IGP contro le contraffazioni

piatti tipici
nduja

Il fenomeno delle contraffazioni alimentari è in continua espansione su tutto il territorio dell’Unione Europea, tanto che urgono dei provvedimenti da parte della Commissione per arginare questo fenomeno.

Si tratta di una problematica che riguarda una vasta gamma di prodotti alimentari italiani, tra cui anche la nduja calabrese, che è ora prodotta illegalmente anche in Inghilterra nello Yorkshire.

Un fatto che ha indignato i produttori e le associazioni di categoria locali, che tornano a chiedere a gran voce il riconoscimento IGP per questo e altri generi di prodotti italiani, al fine di preservarli da possibili fenomeni di truffe e contraffazioni.

Oggi il nostro Paese può contare su un export di prodotti alimentari che ha un valore economico di circa 42 miliardi, ma va considerato che quello legato al fake-food arriva a toccare quota 100 miliardi, di cui ben 1,6 relativi alla nduja calabrese.

Le associazioni sono impegnate su due fronti al fine di combattere il fenomeno della contraffazione alimentare: da una parte deve essere accelerato il processo di riconoscimento della nduja e di altri prodotti alimentari quali IGP (Indicazione Geografica Protetta), che serve a identificare un prodotto realizzato in uno specifico territorio.

Dall’altra va sensibilizzata anche l’Unione Europea nell’intervenire e porre in essere provvedimenti utili a tutelare i prodotti alimentari dei vari Paesi membri, scoraggiando il più possibile i fenomeni di contraffazione che generano un mercato ben superiore a quello delle vendite singole dei prodotti.

La nduja è un insaccato dalla consistenza morbida e dal colore rosso vivo, originario del territorio di Vibo Valentia, nella zona di Spilinga, che è realizzata attraverso l’utilizzo di tagli di maiale, guanciale, pancetta, lardello, spalla, coscia, testa e sottopancia, cui è aggiunto il peperoncino e fatta stagionare in un luogo fresco, asciutto per un periodo di minimo tre mesi a massimo sei mesi.

La nduja calabrese, con il suo gusto piccante, si presta alla preparazione di tantissimi gustosi piatti, dalla semplice fetta di pane condita, fino alle più elaborate frittate o arancini, come indicato nelle ricette di Primochef, blog dedicato al mondo della cucina che propone tante ricette e modi gustosi per cucinare gli alimenti tipici del territorio italiano.

La nduja, nel corso degli ultimi anni, ha avuto un boom di vendite a livello mondiale, grazie al gusto esclusivo e alle sue caratteristiche uniche, che sono utilizzate anche dai grandi Chef per preparare i loro piatti nelle cucine gourmet dei migliori ristoranti stellati.

Questa improvvisa fama dell’insaccato calabrese ha portato sedicenti produttori a cercare di realizzare prodotti simili per trarre guadagni illegali dalla vendita di tale prodotto alimentare.

Un fenomeno, questo, che potrebbe essere definitivamente risolto con l’applicazione, su ogni genere di prodotto alimentare, di un’etichetta che indica l’origine degli ingredienti, che permetterebbe ai consumatori di fare acquisti più consapevoli ed evitare così le truffe che ogni giorno si celano anche tra i banchi dei punti vendita alimentari.