ROMA, 29 GIU 2018 – “Siamo convinti che l’unica possibile soluzione sarebbe stata quella contenuta nella risoluzione votata da Fratelli d’Italia, ovvero l’immediato blocco navale al largo delle coste libiche”. E’ quanto ha affermato il deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in Commissione Difesa on. Wanda Ferro, ospite ieri mattina (29 GIUGNO) di Coffee Break su La7, commentando le conclusioni del Consiglio Europeo sulle migrazioni. L’on. Wanda Ferro ha definito incomprensibile il “no” di Salvini alla proposta che punta a fermare la partenza dei “barconi della morte” e colpire il business dell’immigrazione clandestina, e ha ribadito che “l’Italia non può accettare lezioni di civiltà e accoglienza da Macron, che sgombera gli immigrati con le ruspe”. Rispondendo alle domande di Andrea Pancani, il deputato di Fratelli d’Italia ha definito gli accordi raggiunti durante la riunione del Consiglio europeo come “tutti da verificare, poiché la creazione di hotspot su base volontaria rischia di creare dei cortocircuiti, perché ogni Stato sarà libero di tornare indietro sulle proprie decisioni”, ed ha rimarcato la necessità di individuare le risorse per i rimpatri dei migranti economici, che senza blocco navale continueranno ad arrivare e il cui costo dell’accoglienza ricadrà ancora sull’Italia. Nel corso della trasmissione si è discusso anche del tema degli insediamenti rom, argomento rispetto al quale l’on. Wanda Ferro ha rimarcato l’intollerabilità di situazioni di grave degrado e di illegalità diffusa come quella dell’accampamento di Scordovillo a Lamezia Terme, e ha rilanciato la proposta di Giorgia Meloni, che oltre condividere la necessità di avviare un censimento ha sostenuto la necessità di realizzare piazzole di sosta temporanea in cui consentire ai rom permanere per non più di sei mesi pagando le utenze. “Sono sconcertata dalla proposta del sindaco Raggi di dare ai rom un bonus casa di 800 euro al mese per pagarsi l’affitto, mentre ci sono famiglie italiane che aspettano anni e anni per vedersi assegnata una casa popolare dignitosa. Questa non è propaganda, ma bisogno di riportare nel nostro Paese regole e normalità, e soprattutto di parlare un linguaggio chiaro, perché i veri razzisti sono coloro che fanno i propri interessi sulla pelle della gente che ha bisogno di aiuto. Noi non siamo con i barconi della morte né con chi lascia che i rom vivano nell’immondizia e nel degrado”.
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