Catanzaro, nuovo piano mobilità AMC: replica dell’assessore Merante ai rappresentanti aziendali

comune di Catanzaro
Comune di Catanzaro

Testo integrale della dichiarazione diramata dall’assessore alla mobilità Giovanni Merante:

“Ancora una volta, in seguito alla nota stampa diramata  da alcuni rappresentanti delle organizzazioni sindacali dell’Amc, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, nel merito del nuovo piano della mobilità del centro storico, si avvalora l’idea che in quell’azienda regna da qualche tempo la più totale anarchia. Nessuna distinzione di funzioni e ruoli, scarsa conoscenza delle norme legislative e regolamentari sull’amministrazione della cosa pubblica, rappresentanti delle organizzazioni sindacali che strumentalmente si sostituiscono ai loro amministratori comunali ed aziendali con iniziative fuorvianti ed a volte lesive dell’immagine di entrambi.

Il nuovo piano della mobilità del centro storico di Catanzaro è stato discusso e concertato dal sottoscritto con diversi soggetti istituzionali e dell’associazionismo. E’ stata mia precisa volontà quella di convocare i vertici dell’ Amc, amministratore unico e direttore generale, prima dell’approvazione del piano, per identificare un percorso condiviso alla luce del naturale impatto sulla circolazione e sul programma di esercizio dei bus cittadini, imprescindibile dalla riapertura della Funicolare.

Ho ritenuto pertanto doveroso dialogare con gli amministratori anche perché nessuna funzione partecipativa e consultiva alla predisposizione dei piani della mobilità era ed è prevista dalla legge da parte delle organizzazioni sindacali. Anche perché la predisposizione del nuovo programma di esercizio Amc per il centro storico è successivo all’approvazione del nuovo piano della mobilità.

Non riesco a capire, nonostante la grande attenzione che l’amministrazione Abramo abbia dedicato all’Azienda in questi anni, risanandone le perdite ed affidandole nuovi servizi, l’atteggiamento strumentale e il protagonismo di alcuni, ben identificati soggetti, che probabilmente considerano l’Amc come un bene privato a discapito della quasi totalità del personale che, quotidianamente, lotta con abnegazione per conseguire risultati di efficienza e redditività.

Traspare, quindi, una netta esasperazione nell’interpretazione del mandato sindacale che, in questa circostanza, più che alla rappresentanza a tutela dell’interesse collettivo guarda ipoteticamente a malcelati obiettivi personali.

In conclusione, ritenendo che l’atteggiamento e le affermazioni dei signori Scalzi, Cua e Battaglia, siano di nocumento all’immagine della amministrazione comunale dell’Amc Spa chiederò che venga intrapresa ogni azione necessaria a individuare eventuali responsabilità nel rispetto del corretto rapporto di lavoro intercorrente”.