Pizza Day nel mondo: come riconoscere una “napoletana” verace?

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Campionato regionale pizza

“La pizza non ti chiama mai, non ti scrive mai. Ma il sabato sera è sempre con te“. Così ha esordito il celebre attore Luca Ward dal suo profilo Facebook. E possiamo dire con assoluta certezza che è lei la compagna indiscussa per molti italiani, soprattutto il sabato sera.

Proprio oggi, il 17 gennaio, è il World Pizza Day, dedicato al cibo italiano più conosciuto al mondo per antonomasia, simbolo di italianità, dal gusto inconfondibile e che accontenta tutti. Veramente difficile trovare qualcuno a cui non piaccia. Un cibo che porta allegria oltre a essere un ottimo salva cena.

La data non è stata scelta a caso. Infatti, oggi è Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, dei fornai e anche ovviamente dei pizzaioli.

Una ricca storia per un piatto di origine povera

Della pizza e della sua storia sono stati scritti capitoli lunghissimi che onorano l’evoluzione di un piatto sostanzialmente economico e semplice fino a essere oggi contemporaneo e gourmet, dagli ingredienti ricercati e costosi come il tartufo e le foglie d’oro alimentari, ad esempio.

Ma la regina indiscussa è sicuramente la margherita, meglio ancora se napoletana, dai prodotti eccellenti della regione Campania e che esprime già nei colori la sua italianità, nel tricolore dei prodotti che la compongono.

La pizza napoletana protetta dalla UE

L’arte della pizza napoletana è stata riconosciuta dall’Unesco come “Patrimonio Immateriale dell’Umanità nel 2017 e la stessa napoletana classica ha ottenuto il marchio STG, cioè Specialità Tradizionale Garantita, protetta dalla Unione Europea al fine di non essere imitata e falsificata. La stessa Unione Europea ha varato il regolamento che disciplina la produzione della pizza napoletana nel mondo.

Dal 1984 esiste un’associazione verace del pizza napoletana presieduta da Antonio Pace. L’associazione ha redatto un disciplinare per riconoscere una Vera Pizza Napoletana e per differenziarla dalle tante altre varietà esistenti.

Napoletana classica (fonte: pizzatales)

Come capire se è una napoletana verace?

Antonio Pace e l’associazione hanno svelato dei trucchi per riconoscere una vera pizza napoletana, fatta rigorosamente nel forno a legna.

  1. Il cornicione non deve essere alto più di due centimetri. Inoltre, premendolo non deve subire modificazioni: ciò garantisce la corretta lievitazione;
  2. I prodotti usati devono essere di ottima qualità: mozzarella di bufala o fiordilatte di prima qualità, olio extravergine di oliva, pomodoro pelato italiano e basilico freschissimo;
  3. la cottura deve essere perfetta: non ci devono essere molte bruciature sul cornicione.
  4. Sotto non deve essere bruciata e la pizza deve restare morbida perché si deve piegare “a portafoglio”, come veniva mangiata anticamente;
  5. La lievitazione deve essere di almeno 18 ore;
  6. La pizza napoletana è tondeggiante, con un diametro che non deve superare i 35cm.

Da Raffaele Esposito a oggi: la pizza è sempre più amata a livello mondiale

La creazione della pizza margherita si deve al cuoco napoletano Raffaele Esposito che nel 1889 inventò questa pizza tricolore in onore della Regina Margherita di Savoia, in visita a Napoli. La pizza piacque talmente tanto che diventò il piatto preferito della regina.

Oggi la pizza è un’icona a livello mondiale del Made in Italy e soprattutto di Napoli che resta la patria ufficiale sia per produzione che per autenticità.

Uno studio della CNA afferma che gli italiani hanno raddoppiato il consumo di pizza: si è passati da 5 milioni a ben 8 milioni. Il consumo è preferito tra le mura domestiche e la margherita tiene testa a quelle gourmet. Ciò dimostra che la semplicità è l’elemento più importante nella scelta.

Purtroppo la pandemia ha causato dei danni economici alla ristorazione. Secondo Coldiretti le pizzerie “hanno subito nel 2021 un crack da 2,5 miliardi di euro, rispetto a prima della pandemia, a causa di chiusure e restrizioni, oltre alla presenza “a singhiozzo” dei turisti stranieri.” (Ansa)

Si registra peraltro il boom delle consegne a domicilio che tuttavia non è sufficiente a coprire le perdite e sostenere i bilanci del settore.

Se veramente non è sabato senza una pizza non resta che onorala anche oggi, giorno in cui tutto il mondo la festeggia.

Il sito dell’Associazione Verace Pizza Napoletana

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