Samba e ritmi sudamericani nel secondo appuntamento del Festival d’Autunno

festival d'autunno

«C’è più Samba nelle mani che negli occhi, c’è più Samba nell’uomo che lavora. C’è più Samba nel suono che proviene dalla strada, c’è più Samba nel petto di chi piange, nel pianto di chi sa perchè. Perchè il buon Samba non ha spazio nè tempo: il cuore samba senza volerlo». Con le splendide parole di Chico Buarque in “Tem mais samba”, si è concluso “A história do samba”, appuntamento musicale pregno di ritmo e sentimento, secondo live in cartellone per la quindicesima edizione del Festival d’Autunno.

L’evento, ad ingresso gratuito, si è tenuto ieri nel chiostro del Complesso monumentale del San Giovanni, in un’atmosfera intima e suggestiva, tale da catturare il pubblico in un travolgente viaggio nelle sonorità originali brasiliane.

Produzione originale del Festival, “A história do samba” è stato un omaggio al paese sudamericano ed alla sua musica strumentale caratterizzata da una straordinaria commistione di generi. I ritmi di samba, bossa nova e choro sono stati fulcro dello spettacolo che ha visto protagonista il duo “EfeitoBrasil”, formato dalla catanzarese Roberta Piccirillo (voce e percussioni) e Giovanni Guaccero (pianoforte, percussioni).

Da Joyce a Jobin, da Noel Rosa a Baden Powell, attraverso i più e meno celebri brani di Cartola, Haroldo Lobo, Cavaquinho, Vinicius de Moraes: il viaggio tra le calde sonorità brasiliane si è snodato attraverso 18 tappe (e due bis) con un’interpretazione quanto mai intima e autentica, nel rispetto del samba e del choro “in purezza”, un samba che non tradisce quella caratteristica “saudade” che è tutto, nell’animo popular-brasileiro.

La “saudade, ovvero quella dolce malinconia, percezione e assieme mancanza di un qualcosa che fisicamente non c’è più, ma che permane nel nostro animo, generando desiderio, chiaro frutto di sensazioni ancestrali per un territorio culturale coloniale: senza questo ingrediente speciale, il choro, così come il samba, sono nulla.

«Il samba vero, quello meno commerciale, è molto lontano dai ritmi delle sfilate carnevalesche a cui siamo abituati e molto più assimilabile alla musica popolare colta -ha spiegato il maestro Guaccero- Siamo vittime di una visione nordamericana, che ha invaso il mondo con un’idea stilistica non propriamente corretta di samba, choro e bossanova, stili musicali nelle loro origini molto legati alla parola ed alla poesia, ad una dimensione intima del compositore. Quello del samba, in definitiva, è un fenomeno colto su cui vi è un grande equivoco, anche nel modo di suonarlo. Voce e chitarra sono ipnotiche all’ascolto senza aver bisogno di alcuna variazione».

Guaccero è un compositore dalle radici classiche, ma che da tanti anni lavora nell’ambito della musica brasiliana: il progetto “EfeitoBrasil” è nato in conservatorio a Reggio Calabria, dove ha incontrato la splendida voce di Roberta Piccirillo, allora sua allieva ed oggi sua partner musicale in a un viaggio di riscoperta del suono brasiliano autentico.

Roberta Piccirillo, pianista e percussionista oltre che voce del duo, a fine del suo straordinario viaggio musicale nelle suggestioni brasiliane, ha ringraziato Catanzaro, la sua città, ed il Festival d’Autunno per la preziosa opportunità di aver inserito “EfeitoBrasil” in cartellone, «perchè a volte è più difficile trovare consensi nella propria terra che fuori» ha detto.  «Il Brasile, con la sua musica e la sua tradizione, è una terra molto più vicina di quanto sembri alle nostre radici».

Riscontro positivo anche per il direttore artistico del Festival d’Autunno, Antonietta Santacroce, che è riuscita con questo secondo appuntamento nell’impresa poco semplice -che poi è la mission del festival, riproposta in maniera “smart” nell’hashtag del festival, “#ilritmoalcentro”- di riportare il cittadino tanto quanto il turista nel centro storico per un momento di piacevole condivisione culturale, in un sabato sera d’estate in cui la città si presentava del tutto deserta.

Se tutto il mondo sambasse sarebbe così facile vivere“, chiosava Chico Buarque: se per analogia tutta la città “sambasse” lasciandosi travolgere dal ritmo del Festival in centro, l’estate sarebbe più leggera da vivere!

Prossimo appuntamento giovedì 20 luglio al Politeama con i ritmi incalzanti di Goran Bregovic e la sua “Wedding & Funerals Band” e il 30 con l’attesissimo concerto dei Baustelle, per la prima volta in Calabria. Il 10 agosto sarà poi la volta di Max Gazzè sotto il cielo stellato della Summer Arena di Soverato.

I biglietti per tutti gli eventi sono acquistabili nelle 46 rivendite sparse per la Calabria e sui siti www.ticketone.it e www.festivaldautunno.com.