Sergio Costanzo: domani si vota e i numeri veri parleranno

sergio costanzo consigliere comunale
Sergio Costanzo FareperCatanzaro

Per fortuna domani si vota. Finalmente. Metteremo fine all’ansia da prestazione della premiata ditta Tallini&Co, vittime di una tensione emotiva così forte dettata dalla consapevolezza della imminente brutta figura elettorale, l’ennesima ahimè, che impedisce loro di ragionare con lucidità. Danno i numeri, poverini. E non è un modo di dire. Si perdono nella illogicità di percentuali e voti ponderati, analisi fuori luogo che nulla hanno a che fare con il voto consultivo dell’assemblea dei sindaci. Il voto di ieri manifesta solo la realtà nuda e cruda: la maggioranza dei sindaci della provincia di Catanzaro dà fiducia e sostiene il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno.

E se non fosse per questa legge scellerata che crea uno squilibrio inaudito per via della ponderazione, dando un peso smisurato ai Comuni più “grandi” cancellando il più democratico dei principi, vale a dire “una testa un voto”, Tallini&Co non avrebbero nemmeno gli strumenti per azzardare fantasiose costruzioni numeriche: 7 voti contrari non fanno una maggioranza. Dicono “no” al bilancio di previsione della Provincia sette sindaci e loro delegati che usano la vecchia scusa della “inagibilità democratica” per nascondere la mancanza di argomenti.

Non sapendo argomentare il voto contrario al bilancio di previsione tirano fuori dal cilindro la solita scusa di un impedimento al dibattito da attribuire al presidente Bruno che, come ben sa chi era in aula ieri, ha invitato i sindaci ad intervenire e a rimanere in aula dopo il voto richiesto a maggioranza da chi aveva urgenza di andare via. Al posto del sindaco Abramo, a pensarci bene, mi vergognerei anche un po’: il Comune del Capoluogo di Regione rappresentato da un neo assessore, non eletto e in giunta da poco più di un mese, che legge il compitino da un triste foglietto, poco convinto se non nel furore ideologico da oppositore senza argomenti. Sindaci e delegati che non sono all’altezza di rappresentare le rispettabili posizioni della minoranza, qualora riuscissimo a capirne i contenuti.

E ancora Tallini&Co si chiedono come mai tanti elementi validi del centrodestra vittorioso in mille battaglie politiche ed elettorali hanno deciso di staccarsi dal un gruppo consunto e consumato dalle divisioni e dalla inconsistenza, per guardare con fiducia al progetto amministrativo del presidente Bruno? Ancora si domandano perché consiglieri comunali, tanto gli esperti e navigati quanto i giovani e promettenti, hanno preferito dare fiducia ad un progetto e ad un presidente che permette loro di lavorare concretamente per la propria comunità e dare voce alla rappresentanza, dopo non aver votato Tallini&Co prima di tutto alle recenti Regionali.

Per fortuna domani si vota. E i numeri, quelli veri, parleranno e ci racconteranno della disfatta di un centrodestra allo sbando da troppo tempo proprio a causa di quel leader “padre-padrone” che semina vento e raccoglie tempesta.

Un’ultima preghiera: regalate a Cardamone qualche integratore per la memoria.

L’unico argomento, infondato, che ha per intervenire contro il presidente Bruno resta la Strada provinciale 25: omette, però, sempre di dire che quelle risorse per la realizzazione dell’importante infrastruttura al territorio della provincia di Catanzaro le ha sottratte il presidente della Giunta regionale di centrodestra, Scopelliti, di cui il suo mentore era assessore di fiducia. Così come quando ci parla dell’apertura del nuovo tratto della strada provinciale 172, in località Donnantona del Comune di Borgia, dovrebbe ricordare che anche io ero amministratore di quella Provincia guidata da Wanda Ferro che ha ottenuto 3,5 milioni di euro per un’opera che l’attuale presidente ha portato a compimento. Sa perché io non mi sento offeso da pseudo passerelle elettorali che non ci sono state? Perché come spesso accade Bruno, per onestà intellettuale, riconosce di aver ereditato un Ente sano e di lavorare in continuità amministrativa.

Lo ha fatto anche in occasione dell’apertura al transito della strada provinciale 172, in località Donnantona del Comune di Borgia, ma Cardamone lo ignora perché non si prendere nemmeno la briga di leggere i giornali. A dimostrazione del fatto che ha problemi di attenzione e di memoria, e parla tanto per dare fiato alla bocca. Catanzaro e la provincia non hanno bisogno di amministratori poco affidabili come lui.

 

Consigliere Comunale 

Sergio Costanzo