Sergio Costanzo: Sanità da “Codice Rosso”

Che la situazione della sanità regionale e catanzarese sia da “codice rosso” è noto a tutti e lo vado denunciando da molto più tempo prima che anche il ministro Lorenzin la definisse “disperata”.

Avendo a cuore la salute dei mie concittadini (e corregionali) non posso non denunciare tutte quelle storture che provocano continuo disagio o, ancora peggio, inaccessibilità a quei servizi che debbono garantire tutela della salute. Nel contempo, è mio dovere morale denunciare anche le aberrazioni che colpiscono i lavoratori (sanitari e non) a causa di un “piano di rientro” che li costringe, a causa del blocco del turnover,  a turni a turni massacranti e mortificanti della loro professionalità. Se a ciò si aggiungono management aziendali miopi, incuranti di palesi irregolarità e che, evidentemente, considerano la loro “poltrona” una sorta di trono da cui emanare “editti” da Regno delle due Sicilie in cui le direttive della Regione Calabria siano solo “fastidiosi ronzii nelle orecchie” e,pertanto, assolutamente da ignorare o, peggio, considerarle… ridicole, ecco che si è raggiunto… il fondo.

Nell’Ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro vige la regola che “gli amici” non vadano abbandonati e, anzi, aiutati sempre, anche a costo di sconfinare nella illegalità.

Opera umanitaria lodevole, direte voi! Certamente, se non fosse che i fruitori di tanta generosità da parte della Direzione Aziendale siano sempre gli stessi Direttori ff, nominati consecutivamente da molti anni in barba alle normative nazionali (contratto di lavoro della sanità) e, udite udite, in barba alle direttive della Regione Calabria nella figura del Dirigente Generale prof. Riccardo Fatarella.

Nel risparmiare ai lettori tecnicismi e articoli di legge, faccio presente che in caso di mancanza di un Primario (perché andato in pensione) la Direzione Aziendale ricopre il posto vacante con la nomina (previo avviso-concorso interno) di un Direttore ff (facente funzione) per la durata di sei mesi, prorogabili fino a un anno. Insomma, la nomina del sostituto non può superare i sei mesi, eccezionalmente un anno.

Ebbene, da molti anni, i Direttori ff, sono sempre gli stessi determinando, di fatto, un vantaggio economico e di carriera e provocando, nei confronti degli altri medici una “perdita di chance” ( locuzione diventata, ormai da alcuni anni, oggetto di sentenze di condanna delle Aziende da parte della magistratura).

Che, però, l’ambito della sanità calabrese e catanzarese sia “terra di nessuno” e le regole non vengono rispettate lo dimostra la missiva del Dirigente Generale della Sanità della Regione Calabria, prof Riccardo Fatarella, inviata nell’Ottobre 2015 a tutti i Commissari Straordinari delle Aziende Sanitarie della Regione, e, quindi, alche al Management Aziendale del Pugliese- Ciaccio.

Nelle missiva, il prof Fatarella richiama “l’assoluta necessità di attenersi alle disposizioni che limitano la durata degli incarichi di sostituzione, evitando il cristallizzarsi di posizioni che, a seguito di una applicazione non rigorosa dell’istituto (durata sine die dell’incarico, mancata chiarezza dell’affidamento dello stesso) possono determinare il rischio dell’attribuzione di ingiusti vantaggi economici agli interessati con danno all’Amministrazione”.

In dedinitiva, ha censurato la Direzione Aziendale “Pugliese- Ciaccio” per la illegalità nel confermare sempre gli stessi medici, da anni, come Direttori ff. e la invita ad adottare criteri più trasparenti e rispettosi della legge per le nomine.

Prendiamo l’esempio del Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza del Pugliese. Da moltissimi anni viene affidato l’incarico di Direttore ff sempre allo stesso medico (tra l’altro neanche provvisto di una specializzazione medica!!!). Mi risulta che i medici del reparto abbiano sempre protestato per questa iniqua e illegale decisione della Azienda e, pur avendo chiesto puntualmente e annualmente, al Direttore Generale (ora Commissario), chiarimenti sul perché si favorisse sempre lo stesso medico, non abbiano mai ottenuto risposta (proprio alla stregua dei “feudatari” cui accennavo prima, che non si degnavano neanche di rivolgere la parola ai poveri “contadini” perché i rappresentanti della legge erano solo loro e la legge l’avevano decisa così).

E disponiamo anche della saccente risposta, alle note di protesta dei sanitari del Pronto Soccorso, del Direttore di Dipartimento di Emergenza, dott. Mario Verre :” In passato analoghe situazioni in questa Azienda, con una libera e stravagante interpretazione dell’art. 18, è stato tentato un sistema alternativo di sostituzione del primario. Tale sistema non è previsto da alcuna legge e da alcun contratto e si è manifestato assolutamente fallimentare. Questa pessima idea è stata rapidamente abbandonata perché oltre a essere priva di supporto logico e palesamente illegale si è rilevata evidentemente destabilizzante….”.

Credo che non si debba ricorrere all’Accademia della Crusca per interpretare le parole (riferite al periodo in cui il prof Fatarella era Direttore Generale dell’Azienda Pugliese-Ciaccio) del Direttore di Dipartimento, dott. Verre, che, in definitiva, considera l’attuale Dirigente Generale della Sanità della nostra Regione un incompetente, un fautore della illegalità e ignorante del contratto nazionale del lavoro area sanità. Roba da fare accapponare la pelle.

Fatto sta che la nota del prof. Fatarella porta la data di ottobre 2015 e nel mese di gennaio 2016 la Direzione Aziendale, su input del Direttore di Dipartimento, dott. Verre, ha nominato, per l’ennesima volta da 5-6 anni a questa parte, lo stesso medico come Direttore ff del Pronto Soccorso. Alla faccia del rispetto delle regole!

Restiamo curiosamente in attesa di sapere cosa ne pensa il prof. Fatarella della vicenda e quali provvedimenti voglia adottare per sanzionare il Management del Pugliese-Ciaccio perché non si è attenuto alle sue disposizioni ; restiamo in attesa di sapere se il Presidente Oliverio sia a conoscenza di queste aberrazioni; restiamo in attesa di sapere, augurandoci sempre più che la magistratura catanzarese (Procura della Repubblica e Corte dei Conti) decida di metter mani sulla vicenda. E attendiamo, soprattutto, una risposta dal Commissario dell’Azienda Ospedaliera Pugliese- Ciaccio che, scommettiamo un caffè, farà finta di nulla! Ma noi resteremo qui a riaffrontare con più veemenza la questione. E’ un problema morale!!

Sergio Costanzo (Consigliere comunale)