Sergio Costanzo sulla “gestione sanità” al Pugliese-Ciaccio di Catanzaro

Pugliese Ciaccio
pronto soccorso

Riceviamo e pubblichiamo:

Ancora una volta mi vedo costretto ad intervenire sulla “mala(gestione)sanità” al Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e, ahimè, al Pronto Soccorso di quel Presidio Ospedaliero.

Lo spunto me l’offre una lettera di un utente e pubblicata sui media catanzaresi. L’utente in questione lamentava “una lunga giornata in Pronto soccorso per capire che…qualcosa dal punto di vista della gestione degli ingressi e delle relative “chiamate” non funziona per come dovrebbe. Tutto parte dal primo approccio al “triage” dove …. si registra una certa “disparità” nella definizione dei singoli casi – anche per ferite simili – che necessitano di soccorso. Oppure, in altre situazioni, i soggetti da ore in sala d’attesa si vedono spesso “scavalcati”, spesso non per motivi di straordinaria urgenza, senza ricevere adeguata spiegazione. Al termine di una lunga giornata trascorsa in corsia, non si può che denunciare come la cattiva organizzazione determini il protrarsi di situazioni al limite della legalità e della trasparenza. E’ questo il livello di qualità del Servizio sanitario nazionale, a fronte delle tasse esose pagate dai contribuenti?”.

Da questa lettera aperta si evince ciò che vado denunciando da molti mesi: la pessima organizzazione del lavoro di quella Unità Operativa data dal suo Primario ff che, nonostante tutto, viene “confermato” da circa sette anni contro ogni logica di buon senso e, soprattutto, legale.

Ho aspettato qualche giorno prima di intervenire solo perché auspicavo una risposta chiarificatrice da parte della Direzione Aziendale e dal Direttore del Dipartimento di Emergenza, cui il Pronto Soccorso afferisce.

Ma, naturalmente, il silenzio più assoluto e…”assordante”. Perché? Forse per arroganza di chi crede che si possa fare tutto a dispetto di ogni norma? O, semplicemente, per pressapochismo del Management Aziendale che, come ha di recente riferito il Commissario Scura, “vivacchia” senza incidere? E perché mai avrebbe dovuto risponderci il dott. Verre, Direttore del Dipartimento di Emergenza, attenzionato finanche dal Corriere della Sera per aver consentito che un suo medico, con evidenti e conosciuti segni di instabilità psichica, prendesse parte ad una seduta operatoria con conseguenze tragiche per la paziente che è deceduta?. Uno che non riesce, evidentemente, ad organizzare il suo reparto, perché mai avrebbe dovuto intervenire, come Direttore di Dipartimento, nel biasimare l’organizzazione del Pronto Soccorso?

Cosa aspetta il Commissario Scura ad intervenire? Cosa aspetta il Direttore Generale della Sanità calabrese, prof. Fatarella, a chiedere perché il Pugliese-Ciaccio non abbia dato esecuzione alla sua nota in cui definiva illegittime le nomine “sine die” dei primari “facenti funzioni”?

Siamo sicuri che il neo Procuratore Gratteri saprà farsi dare le risposte necessarie.

Sergio Costanzo (Consigliere comunale)