US. CATANZARO CAMPIONATO DEFICITARIO: numeri e riflessioni

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Con l’incontro disputato ieri al Ceravolo e perso con la Juve Stabia per 2 reti a zero,  siamo giunti alla dodicesima giornata del campionato di Lega Pro girone C e per la squadra del Catanzaro il campionato è fortemente in salita in quanto finora assolutamente deficitario.

I numeri parlano chiaro su 12 partite giocate i giallorossi ne hanno vinto solo due (il 16,66% una ogni 6 partite) peraltro nettamente con Andria per 3 a 0 e con il Taranto per 3 a 1 , ne hanno pareggiato 3 (il 25% cioè una su quattro) e perse ben 7  (il 58,34% vale a dire quindi più della metà) di cui ben 5 con oltre 2 gol di scarto, mettendo a segno solo 10 gol con una media di 0,83 a partita e subendone 21 cioè 1,75 a partita.

I numeri diventano ancora più allarmanti se si pensa che delle 12 partite giocate ben sette sono state disputate tra le mura amiche dove i giallorossi hanno perso addirittura quattro volte, senza neanche segnare.

Da questi pochi numeri sciorinati viene fuori un quadro assolutamente negativo per cui sono d’obbligo alcune riflessioni.

La prima riflessione che ci viene da fare è la seguente: la squadra dello scorso anno, salvatasi per il rotto della cuffia, aveva comunque una discreta ossatura della quale sono stati confermati solo Grandi, Patti e Maita (quest’ultimo peraltro infortunato e arruolato in  squadra da poco tempo)mentre si è lasciato andar via alcuni calciatori  più affidabili di quelli attuali. Ci riferiamo a Bernardi, Squillace, Moi, Agnello e Razzitti. Infatti il rendimento di Di Bari, Esposito, Sabato, Roselli, Tavares, Sarao e Giovinco finora è stato assolutamente insufficiente.

La seconda riflessione che ci sentiamo di fare è questa: che Preiti fosse divenuto il D.s. del Catanzaro lo sapevano anche i muri già da marzo come pure si sapeva della riconferma di Erra. Come è possibile che a Ferragosto il tecnico vada via perché insoddisfatto della rosa a disposizione, con addirittura i calciatori offesi dal comportamento del tecnico.

La terza riflessione riguarda lo spreco finanziario che riguarda l’uomo che dovrebbe guidare la squadra dalla panchina. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono a libro paga 3 allenatori (Giulio Spader mandato allo sbaraglio nel derby contro il Cosenza non lo consideriamo nemmeno) di cui due hanno subito ammutinamento dai calciatori con la società inerme contro alcuni capopopolo. Ricordiamo che tanti ottimi calciatori nella loro carriera si sono dovuti adeguare al volere del tecnico di turno abbassando la cresta.

La quarta riflessione riguarda il materiale umano a disposizione. Mister Zavettieri è passato da una difesa a tre (o cinque) a quella a quattro, ma senza alcun beneficio visto che sono stati subiti sei gol in tre partite, tra l’altro tutti evitabili. Ciò fa capire che al di la dei moduli, la rosa creata dal D.S. PREITI è assolutamente inadeguata per un campionato di media classifica, del resto basta guardare i loro curriculum per farsene un’idea.

Qui di seguito giusto per farsene un’idea è il curriculum alla data odierna degli attaccanti in maglia giallorossa fin qui impiegati (dati forniti dal sito www.tuttocalciatori.net):

CALCIATORE PRESENZE IN CARRIERA RETI IN CARRIERA
Tavares 207 50
Sarao 162 41
Giovanco 151 24
Campagna 26 5
Basrak 32 6
Cunzi 286 49

 

Quindi come si potrà notare nessuno degli attaccanti in rosa ha un curriculum da goleador  ed è normale che ad oggi la squadra giallorossa fatichi a mettere la palla in rete, se a ciò si unisce una difesa che acqua da tutte le parti è normale che la squadra di patron Cosentino sia penultima in classifica.

Francesco Capicotto