Criticità nelle scuole e richieste di rinvio dell’apertura da parte di Granato (M5S)

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La senatrice Granato (M5S): «Sopralluoghi e lavori partiti in ritardo, ma il sindaco Abramo aveva gli strumenti e i fondi per agire in tempo»

“A due giorni dall’attesa riapertura delle scuole ‘piovono’ richieste di rinvio: sono tanti gli istituti di ordine e grado che non sono pronti ad affrontare la responsabilità di accogliere studenti e studentesse in sicurezza. I dirigenti scolastici lamentano ritardi nella sanificazione e nella pulizia delle aule interessate da lavori di demolizione ed esecuzione pareti, nella sistemazione dei banchi e perfino nell’installazione della cartellonistica anti-covid. Tutto questo doveva e poteva essere evitato. Ma, ancora un volta, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo ha perso l’occasione di dare prova concreta della proverbiale efficienza di cui si fa vanto, ma solo a parole, da venti anni”. È quanto afferma la senatrice del Movimento 5 Stelle Bianca Laura Granato, membro della Commissione permanente Istruzione Pubblica.

“Il Governo ha stanziato importanti risorse per supportare gli Enti Locali, a cominciare dai 330 milioni di fondi Strutturali destinati all’edilizia cosiddetta ‘leggera’, per adeguare ed adattare gli ambienti e le aule didattiche alle esigenze imposte dall’emergenza Covid, più i 30 milioni aggiuntivi previsti dal Decreto Rilancio e destinati a tutte le Province e città Metropolitane, nonché ai Comuni con popolazione scolastica superiore alle 10.000 unità per intervenire su situazioni più complesse anche con strutture modulari ad uso scolastico – spiega la senatrice Granato -. Grazie all’utilizzo di questi fondi, il Ministero dell’Istruzione ha avviato un’importante azione di supporto che ha coinvolto gli Enti Locali. Con la recente pubblicazione del Decreto Legge, cd. Agosto, sono state assegnate agli Enti Locali anche ulteriori risorse pari a 70 milioni per il fitto di immobili o anche per il noleggio o l’acquisto di strutture modulari temporanee ad uso scolastico, per cui sul sito del MI è attivo dal 19/08/2020 il bando”.

“Questo significa che il sindaco, e presidente della Provincia di Catanzaro, aveva a disposizione strumenti amministrativi e finanziari per affrontare per tempo, e senza accumulare ritardi, le incombenze atte alla riapertura delle scuole in sicurezza – afferma ancora la senatrice Granato -. Invece la prima ricognizione all’Istituto Patari-Rodari, è datata 24 agosto, mentre all’istituto “Casalinuovo” i lavori di edilizia leggera sono iniziati il 9 settembre. Per la cronaca, si tratta di due degli Istituti comprensivi su cui avevo chiesto notizie ufficiali con una lettera indirizzata al sindaco Abramo, in cui nello specifico chiedevo di conoscere se ed eventualmente quali soluzioni siano state individuate per i seguenti istituti: I.C. Patari-Rodari per cui risulta che per 260 studenti non sia garantita la frequenza dal 14 settembre 2020, necessità stimata: 15 aule; I.C. Don Milani-Sala per cui risulta che per 100 studenti non sia garantita la frequenza dal 14 settembre 2020, necessità stimata: 9 aule; Catanzaro Nord Est – Manzoni per cui risulta che per 40 studenti non sia garantita la frequenza dal 14 settembre 2020, necessità stimata: 6 aule; I.C. Casalinuovo Sud per cui risulta che per 80 studenti non sia garantita la frequenza dal 14 settembre 2020; I.C. M. Preti per cui risulta che per 32 studenti non sia garantita la frequenza dal 14 settembre 2020, necessità stimata: 16 aule; I.I.S. Vittorio Emanuele II  per cui mi risulta una necessità di 7 aule; Convitto Nazionale P. Galluppi per cui mi risulta una necessità di 16 aule; I. S. “Fermi” per cui mi risulta una necessità di 44 aule.

A due giorni dalla data fissata dalla Regione Calabria per la riapertura delle scuole, rinnovo al sindaco la mia richiesta di notizie, questa volta a mezzo stampa, invitandolo alla ragionevolezza e al buon senso – conclude la senatrice Granato -. Da massima autorità sanitaria locale lo invito ad adottare ogni eventuale soluzione nell’interesse della salute di studenti e personale docente e amministrativo al lavoro, da coniugare con il diritto allo studio che continua ad essere sottovalutato”.