Antitrust: quattro editori controllano l’80% del mercato scolastico
CATANZARO, 27 AGO 2025 – Con l’avvicinarsi del suono della prima campanella, torna puntuale l’incubo del “caro scuola” che ogni anno mette a dura prova il bilancio delle famiglie. A Catanzaro, come nel resto d’Italia, il tema principale resta quello dei libri di testo: tra nuove edizioni, prezzi in salita e scarsa concorrenza nel settore editoriale, i genitori cercano soluzioni alternative per non soccombere sotto il peso delle spese scolastiche.
Secondo l’ultimo report dell’Antitrust, diffuso ad agosto, l’80% del mercato scolastico è nelle mani di appena quattro grandi editori. Una concentrazione che, come sottolinea il Codacons, limita la concorrenza e incide direttamente sui prezzi. A ciò si aggiunge il fenomeno, denunciato da anni, delle nuove edizioni “ritoccate”: manuali quasi identici ai precedenti, con lievi modifiche a testo o immagini, ma che obbligano famiglie e studenti ad acquistare volumi completamente nuovi a costi maggiorati.
All’uscita di una cartolibreria nel cuore di Catanzaro centro, il malcontento è palpabile. Maria, mamma di tre ragazzi, racconta: “Con tre figli a scuola sarebbe impossibile sostenere ogni anno la spesa dei testi nuovi. Mi organizzo vendendo quelli usati e acquistandone altri tramite mercatini o gruppi online. Così almeno riesco a ridurre i costi, anche se non sempre trovo tutto e a volte i professori insistono per le ultime edizioni.”
A confermare le difficoltà anche gli operatori del settore. Giuseppe, titolare di una cartolibreria, spiega: “Molti clienti arrivano già scoraggiati. I prezzi sono alti, ma purtroppo noi commercianti siamo i primi a subire questa situazione. I margini sono ridotti e l’editoria impone condizioni rigide. L’unico vero sollievo per le famiglie resta l’usato, ma non tutti i testi sono disponibili e spesso le scuole adottano manuali di nuova stampa.”
Il Codacons, dal canto suo, parla di un aumento medio del 10% sui costi complessivi legati al corredo scolastico, dai libri ai materiali di cancelleria, con un impatto stimato di oltre 1.300 euro a studente per l’intero anno.
Eppure, nonostante i rincari, le famiglie non rinunciano a cercare strategie. Francesca, altra mamma intervistata, sottolinea: “Ci aiutiamo tra genitori, ci scambiamo informazioni su dove trovare i prezzi migliori, tra cartolibrerie, supermercati e piattaforme online. È diventata quasi una gara di solidarietà per risparmiare.”
In attesa di interventi strutturali che possano riequilibrare il mercato scolastico, la sensazione è che il caro libri resterà una costante di ogni settembre. A pagare il prezzo più alto, ancora una volta, sono famiglie e studenti, costretti a ingegnarsi per non trasformare il rientro a scuola in un salasso economico


















