Università: “La città non può soccombere!”, le dichiarazioni del consigliere comunale di Catanzaro, Daniela Palaia

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Riceviamo nella nostra redazione e pubblichiamo le dichiarazioni racchiuse nella nota stamapa del consigliere comunale di Catanzaro, Daniela Palaia.

“La duplice questione della istituenda Facoltà di Medicina e Chirurgia a Cosenza e dell’integrazione tra le aziende sanitarie a Catanzaro è un argomento che travalica qualsiasi colore politico. Anzi, dovrebbe unire sotto l’unico vessillo della città capoluogo di regione chiunque abbia mai professato di amare Catanzaro e negli anni abbia tratto vantaggio politico proprio da queste affermazioni. È questo il momento di dimostrare che il bene della città è un valore supremo ed è superiore rispetto a qualsiasi interesse del singolo, a qualsiasi rendita di posizione acquisita, a qualsiasi questione politica “più ampia”.

Sulla Facoltà di Medicina si sarebbero dovute erigere barricate politiche e invece in tanti hanno arretrato o si sono girati colpevolmente dall’altra parte. Chi ha provato a lanciare l’allarme (Cambiavento, all’epoca dai banchi dell’opposizione) fu addirittura deriso e inascoltato. Lo stesso rettore De Sarro ha rinunciato, incomprensibilmente, a qualsiasi battaglia a difesa della sua università. E ciò è davvero inaccettabile.

Sull’integrazione tra aziende ospedaliere il discorso è più complesso: le più trasversali sponde politiche hanno lavorato perché gli interessi di pochi venissero prima delle esigenze della città (e della regione) di avere un polo sanitario capace di rispondere ai bisogni dei cittadini.

Ma l’amministrazione comunale guidata da Nicola Fiorita non arretrerà di un millimetro su questa battaglia per cui, però, è necessario il contributo concreto e scevro da ogni condizionamento di tutta la classe politica catanzarese: Catanzaro non si rassegnerà al declino a cui qualcuno intende relegarla.

Il mio appello alla cooperazione, allora, è rivolto a chi ha già dimostrato attenzione e sensibilità al tema, come la sottosegretaria Wanda Ferro. È rivolto a tutti i rappresentanti politici del catanzarese, sia a livello nazionale che regionale. È rivolto, soprattutto, a chi non si è ancora espresso, come il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, e il consigliere regionale Antonio Montuoro: dalla posizione che ricoprono nelle forze di maggioranza alla Regione, mi aspetto che possano far pesare il proprio ruolo e non tradire la fiducia che è stata loro accordata dagli elettori affinché ci aiutino a difendere Catanzaro e i catanzaresi.

In particolare, dal presidente Mancuso mi aspetto che si esprima chiaramente sulla istituenda Facoltà di Medicina all’Unical e che dia seguito all’importante contributo offerto un anno fa con la legge regionale sull’integrazione tra le aziende sanitarie ed esprima ufficialmente la sua voce su una questione dirimente per il futuro della città e della regione; dal presidente Occhiuto, da subito, mi aspetto che, in virtù della normativa che chiarisce ampiamente come non sia in alcun modo necessario un atto del Presidente del Consiglio dei Ministri affinché si dia forma e sostanza all’azienda ospedaliera unica tra “Pugliese-Ciaccio” e “Mater Domini” e anche alla luce delle determinazioni emerse in seno alla commissione paritetica, riveda immediatamente la propria errata posizione e si determini con un atto che è esclusivamente di sua competenza, dando finalmente a tutta l’area centrale della Calabria la risposta che attende da anni.

A metà gennaio, il Consiglio comunale del capoluogo si riunirà per discutere proprio del futuro della sanità catanzarese sia con riguardo alla Facoltà di Medicina ma anche alla integrazione delle aziende sanitarie che, alla luce dei recenti accadimenti e della sfumata formalizzazione dell’avvio dell’azienda unica ‘Dulbecco’, sarà tema ampiamente trattato nel civico consesso.

Per tutti gli amministratori è il tempo della sfida più delicata e più cruciale in cui si misureranno le capacità e la libertà di ognuno.

La Città non può soccombere”. (Daniela Palaia, consigliere comunale)