334 arresti, Gratteri: “La più grande operazione dopo maxi processo”

Nell’arco di 24 ore spostati 3000 militari. I vertici della ‘ndrangheta sapevano che all’alba di venerdì 20 dicembre sarebbe scattata l’operazione.” È stata realizzata una follia, bisognava essere folli”, ha dichiarato Gratteri.

Una giornata storica” l’ha definita così Nicola Gratteri.

Nell’intervista post conferenza ha poi dichiarato che è stata data una risposta da parte di una grande squadra alla ‘ndrangheta, o meglio ad una “massoneria deviata”, come ha riferito il Procuratore Capo, per riprendere le parole intercettate qualche tempo fa di Luigi Mancuso, capo della cosca di Limbadi.

“Qui ci sono le migliori intelligenze dell’Arma dei Carabinieri”, ha dichiarato Gratteri. E prosegue:“C’è la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, che livello, che target di uomini che ci sono!”.

“Io sono, se volete l’uomo immagine di questa squadra– ha dichiarato ancora il Procuratore Capo -, ma io faccio parte di una squadra, di una grandissima squadra. Noi ormai abbiamo creato un sistema che è impossibile fermare. Anche se io domani mattina non ci dovessi essere più continuerà tutto, perché la Procura di Catanzaro ha dei ragazzi straordinari”.   

Azzerati i vertici della ‘ndrangheta della provincia di Vibo Valentia per Gratteri

“Una grandissima operazione – ha dichiarato Gratteri in merito al maxi blitz realizzato questa mattina. – “Sicuramente abbiamo azzerato i vertici della ‘ndrangheta nel vibonese. Quindi non solo la famiglia Mancuso, ma diverse locali. Oltre 12, 13 locali di ‘ndrangheta in provincia di Vibo Valentia che aveva ramificazioni in tutta Italia. Questa notte i carabinieri hanno fatto arresti dalla Sicilia alla Lombardia”. 

L’importanza dell’azione della società civile

“Abbiamo fatto la nostra parte ora sta alla società civile, sta anche alla stampa, sta anche agli storici, agli educatori, spiegare alla gente cosa è successo – ha voluto sottolineare il Procuratore Capo di Catanzaro -. Nel 2019, bisogna avere più coraggio e occupare gli spazi. Noi stanotte abbiamo liberato dei quadri della pubblica amministrazione da parte della famiglia Mancuso”.

La bravura dei militari del reparto speciale secondo Gratteri

Gratteri ha voluto a fianco a sé i militari tutti, compresi gli uomini incappucciati del reparto speciale. “Sono il motore dell’operazione – ha detto – e voglio farveli conoscere. Sono stati bravissimi. Hanno seguito Mancuso nel viaggio da Milano a Lamezia”.

Aggiunge Gratteri: “Gli uomini incappucciati del reparto speciale sono stati alle costole della cosca Mancuso. Sono stati assieme a loro in treno per tutto il viaggio. Li hanno seguiti, con la tensione nervosa per non farsi riconoscere. Gli uomini della cosca non si sono accorti di nulla. Mancuso a Lamezia è stato fermato e non s’è reso conto di cosa stesse succedendo”.

Gen. C.A. Luigi Robusto: “Bisogna avere coraggio

“Nel mio trascorso di vita di queste emozioni da dietro le quinte ne ho vissute diverse – ha annunciato ai microfoni di Calabria Magnifica.it il Gen. Luigi Robusto, Comandante Interregionale Carabinieri “Culuquaber” -.

Ho sempre creduto – prosegue il Generale – come hanno creduto questi uomini, nel valore della squadra. Nel fatto che per potersi avvicinare alla verità, bisogna essere uniti e avere tanto coraggio”.

“Ne ho girate tante di sedi – ha dichiarato – qui ho trovato una magistratura, nella persona del dottor Gratteri, molto convinta, coraggiosa e umile. Ha voluto fare squadra con i suoi uomini, con i suoi magistrati, ma anche con noi carabinieri e con le forze di polizia in genere“.

“Quindi potrei dire che, al termine di questo mandato – ha concluso il Gen. Robusto – che è durato circa 50 anni, di cui 42 con uniforme del Carabiniere, di aver vissuto un momento magico, dove tutto quello che si può sognare o leggere nei libri si è verificato. Una sinergia splendida in una terra splendida. Perché al di là della della camorra, della ‘ndrangheta e della mafia in genere, in questi territori si apprezza una cosa stupenda: l’uomo vero”

Gen. Angelosanto: “Inferto duro colpo a una delle cosche più potenti”

Il Gen. Pasquale Angelosanto, Comandante dei ROS, ha dichiarato come sia stato inferto un duro colpo alle più potenti cosche della ‘ndrangheta operante nel vibonese capeggiata da Mancuso Luigi.

“Cosca dotata di una elevata capacità militare di controllo del territorio – ha aggiunto il Gen. Angelosanto -, di consistenti ricchezze e liquidità che le conferiscono una capacità corruttiva che l’ha portata a intessere rapporti con la pubblica amministrazione, con le professioni e con le imprese”.

I settori che hanno consentito alla cosca di immagazzinare ingenti liquidità provenivano – ha dicharato – dal settore turistico alberghiero, al settore delle imprese funerarie, dai settori della produzione al commercio di abbigliamento”.

Il vero scopo – ha concluso il Generale – della cosca era quello di arrivare a controllare l’impresa e quindi di avvalersi del capitale sociale per poi da qui allacciare rapporti con la pubblica amministrazione”.

Gen. Paterna: ” Oltre 2500 unità impiegate”

Il Generale di Brigata Andrea Paterna, Comandante Legione Carabinieri Calabria, ha annunciato che è stata una giornata storica ed ha aggiunto: ” Oltre 2500 unità sono state impiegate solo nel territorio di questa regione. I risultati sono arrivati. Questo per noi è molto importante, perché abbiamo dato una risposta seria e concreta anche alla cittadinanza”.

“Abbiamo dimostrato – prosegue Paterna – come lo Stato può recuperare quegli spazi che nel tempo sono finiti nelle mani sbagliate, nelle mani di chi gestisce l’illegalità in spregio a qualsiasi regola di una società civile“.

L’effetto sorpresa – ha sottolineato il Generale Comandante Legione Carabinieri Calabria – poi alla fine è riuscito. Non solo nei confronti di chi era destinatario della misura, ma anche nei confronti della gente che non si aspettava un impiego di forze così massiccio e soprattutto dei risultati così importanti”.

Vedi anche: ‘Ndrangheta, 334 arresti | le intercettazioni.