Alluvione al camping “Le Giare”: la lezione che non dobbiamo dimenticare (VIDEO)

L’EDITORIALE

Il Dieci Settembre è una data che ogni anno riporta alla memoria un evento tragico accaduto sedici anni fa, quando una alluvione imprevedibile colpì il camping “Le Giare” causando la morte di tredici persone. Per commemorare le vittime di quella tragedia, associazioni, parenti e amministrazione comunale di Soverato si sono riuniti presso il luogo della catastrofe, alla presenza delle forze dell’ordine.

La commemorazione è stata aperta da un momento solenne di preghiera per le tredici persone che hanno perso la vita in quella tragica circostanza. Erano presenti tutte le componenti toccate dall’evento, dalle forze dell’ordine alle istituzioni, dai familiari delle vittime e membri dell’Unitalsi alle altre associazioni di volontariato. Il Parroco di Soverato Marina, Don Pasquale Rondinelli, ha presieduto la cerimonia, alla quale ha partecipato anche l’amministrazione comunale di Soverato con il sindaco Ernesto Alecci.

Come ogni anno, il Comune di Soverato ha deposto una corona di fiori presso la lapide commemorativa in onore delle vittime. Oltre alle autorità civili e militari, era presente anche il capo della protezione civile Dottor Carlo Tansi, a sottolineare l’importanza di prevenire queste tragedie in futuro.

La tragedia che ha colpito il camping “Le Giare” è stata definita un “dramma provocato dall’uomo e dall’incuria sul territorio”. Questo ci ricorda che la cura e la prevenzione del nostro ambiente sono fondamentali per evitare tali catastrofi. Anche il cambiamento climatico, che rende le piogge più intense e frequenti, ci spinge a riflettere sull’importanza di preservare il nostro territorio e di sviluppare soluzioni sostenibili per prevenire questi disastri.

La commemorazione del Dieci Settembre è quindi non solo un momento di preghiera e di memoria per le vittime, ma anche un’occasione per riflettere su come proteggere il nostro ambiente e le comunità che lo abitano. Speriamo che queste cerimonie possano contribuire a sensibilizzare le persone sull’importanza di preservare il nostro pianeta per le future generazioni.

Alluvione al camping “Le Giare”: il ricordo di una tragedia

L’alluvione che colpì il camping “Le Giare” a Soverato il Dieci Settembre del 2007 è una delle tragedie più devastanti che abbia colpito l’Italia meridionale negli ultimi decenni. Quel giorno, una pioggia torrenziale causò l’esondazione del fiume Trionto, che attraversa il camping, provocando una rapida e violenta inondazione. Tredici persone persero la vita, molte delle quali erano turisti che stavano trascorrendo le vacanze in questa località balneare della Calabria.

La tragedia suscitò grande commozione e indignazione in tutta Italia, poiché la causa dell’alluvione fu attribuita all’incuria del territorio e alla mancanza di adeguati sistemi di prevenzione e di protezione civile. L’area dove si trovava il camping era stata bonificata da un tempo relativamente breve, e non erano stati presi i necessari accorgimenti per prevenire il rischio di alluvioni.

Dopo la tragedia, vennero avviate indagini per accertare le responsabilità, e furono presentati numerosi progetti per la ricostruzione dell’area. Il Comune di Soverato ha fatto importanti investimenti per la messa in sicurezza dell’area, l’installazione di barriere antialluvione e la realizzazione di un sistema di sorveglianza del fiume.

La tragedia del camping “Le Giare” ci ricorda l’importanza di una gestione responsabile del territorio e di una corretta prevenzione del rischio idrogeologico. In particolare, è necessario che le autorità preposte alla protezione civile siano in grado di prevenire le catastrofi naturali, garantendo una corretta manutenzione e sorveglianza dei fiumi e delle aree a rischio.

Oggi, la Calabria ha compiuto importanti passi in avanti nella prevenzione del rischio idrogeologico, ma c’è ancora molto da fare per garantire la sicurezza delle persone e delle infrastrutture in caso di eventi climatici estremi. È importante che le autorità locali continuino a investire nella messa in sicurezza delle zone a rischio e nella sensibilizzazione della popolazione su come prevenire il rischio di alluvioni.

La tragedia del camping “Le Giare” deve essere una lezione per tutti noi sulla necessità di proteggere il nostro territorio e di garantire la sicurezza delle comunità che lo abitano. Speriamo che le autorità competenti possano continuare a lavorare per la prevenzione delle catastrofi naturali e per la messa in sicurezza delle zone a rischio, così da evitare nuove tragedie come quella che ha colpito Soverato sedici anni fa.