Coldiretti Calabria: «La vacanza cult dell’estate calabrese è green alla scoperta dei piccoli borghi e centri minori»

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Coldiretti Calabria Fase 3: la vacanza cult dell’estate calabrese è green alla scoperta dei piccoli borghi e centri minori

Tra verde ed enogastronomia, senza rischiare affollamenti: per tanti la vacanza “cult” dell’estate 2020 è quella green preferibilmente in agriturismo, dove è possibile trascorrere le proprie giornate in sicurezza alla scoperta dell’entroterra calabrese e delle sue peculiarità culinarie e non solo.

A spingere verso il turismo “rurale” di prossimità, dal Pollino all’Aspromonte o se si preferisce dalla Jonio al Tirreno, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne, dove nascono la quasi totalità delle produzioni agricole sono, infatti, anche le nuove proposte avanzate dalle strutture ricettive, che attirano per la semplicità e per la possibilità di relax che offrono: agri-aperitivo vicino alle coltivazioni, ma c’è anche chi si è attrezzato per ospitare i commensali organizzando pranzi o cene particolari in azienda.

“A far scegliere le nostre strutture agrituristiche in questa particolare estate – afferma il Presidente di Terranostra Calabria Adriana Tamburi – è certamente l’opportunità di conciliare la buona cucina della tradizione calabrese con la possibilità di stare all’aria aperta, avvalendosi anche delle comodità e dei servizi offerti. E se la cucina rimane una delle ragioni principali che spinge verso l’agriturismo, grazie anche alla maestria dei nostri cuochi contadini, sono sempre più diffusi, presso le oltre 300 strutture presenti, programmi ricreativi, il trekking, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, con la partecipazione ai famosi “cammini” che permettono di vivere a 360 gradi il nostro territorio”.

“L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza post covid-19 – afferma il Presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto – perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità, garantendo il rispetto delle distanze sociali e contribuendo ad evitare il pericolo di affollamento lungo le coste. Il fatto che, anche durante il lockdown, un numero molto ridotto di contagi sia avvenuto nei campi, nonostante le nostre imprese non si siano mai fermate per garantire le forniture alimentari alla popolazione, è una notizia estremamente positiva, che può far ben pensare per tutti quelli che continueranno a scegliere di passare le proprie vacanze a contatto con la natura nella nostra Calabria. Infatti gli agriturismi, spesso situati nell’entroterra in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola, e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”.

“Dopo la difficile fase degli scorsi mesi,- aggiunge Tamburi – ora le nostre imprese agrituristiche si sono rimesse in moto, con la filosofia dell’accoglienza che da sempre le contraddistingue, una attività di promozione svolta da Terranostra che ha avuto risposte positive, da parte dei viaggiatori che non si sono fatti attendere, attratti dalle bellezze del nostro territorio e dalle particolarità di queste strutture. La speranza adesso è anche un ritorno sempre più sostanzioso degli ospiti stranieri, che da sempre rappresentando un bacino d’utenza molto importante per gli agriturismi. C’è un’ampia possibilità di scelta del posto più adatto alle proprie esigenze poiché in Calabria si offrono esperienze a tutto tondo, dalle attività naturalistiche a quelle più sportive, ai laboratori per grandi e piccoli dove si imparano le ricette della tradizione ed i segreti della campagna, per vivere una vacanza esperienziale alla scoperta del territorio”.