Coldiretti Calabria: “Basta cinghiali e fauna selvatica incontrollata”

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Coldiretti Calabria in mobilitazione: agricoltori e allevatori chiedono soluzioni immediate per fermare l’invasione di cinghiali e proteggere la sicurezza e l’economia della regione

La mobilitazione continua: martedì 18 giugno, alle ore 9:30, presso la sede della Regione Calabria sulla Strada Statale 107 Vaglio Lise – Cosenza, agricoltori, allevatori e cittadini si riuniranno per chiedere soluzioni immediate al problema della fauna selvatica incontrollata. La presenza di cinghiali sul territorio calabrese è ormai fuori controllo.

Secondo i servizi veterinari, la popolazione di cinghiali ha raggiunto i 300mila capi, ma Coldiretti Calabria sostiene che l’invasione sia ancora più estesa. “La situazione è diventata insostenibile per molteplici ragioni“, dichiara Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria. “I cinghiali distruggono i raccolti di grano, mais, uva, patate e molte altre coltivazioni, invadono strade, soprattutto di notte, causando incidenti anche mortali. Sono un pericolo per la sicurezza delle persone e rappresentano una tragedia economica.”

Aceto sottolinea che il problema non riguarda solo gli agricoltori, ma tutta la comunità. Dopo anni di battaglie, con la legge di Bilancio 2023 è stato introdotto l’articolo 19 ter della legge 157/1992, che prevede un “Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica”. Questo piano, adottato con Decreto interministeriale del 13 giugno 2023, consente attività di contenimento anche nelle zone vietate alla caccia e nelle aree urbane. Ciò che manca è l’attuazione del Piano regionale.

Non c’è più tempo da perdere“, insiste Aceto. “Gli agricoltori e gli allevatori non possono più aspettare, mentre i cinghiali continuano a devastare i frutti del loro duro lavoro. È una lotta per la sopravvivenza, soprattutto nelle aree interne già soggette a spopolamento.

La manifestazione di martedì vedrà la partecipazione di agricoltori e allevatori da tutta la regione, cittadini e autorità istituzionali, in particolare i sindaci. Coldiretti Calabria promette di continuare la mobilitazione fino a ottenere l’adozione del Piano regionale di contenimento. “Chiediamo di mettere fine all’inerzia della Regione“, afferma Aceto. “Perdere ulteriore tempo significherà aggravare il clima di panico e i danni materiali.”

Coldiretti è pronta a collaborare dal punto di vista tecnico per raggiungere rapidamente un risultato indispensabile: ridurre il numero di cinghiali che devastano il territorio. “Dobbiamo proteggere oltre 5mila allevamenti e un comparto economico che vale oltre 400 milioni di euro“, conclude Aceto. “È urgente intervenire per salvaguardare la sanità veterinaria e la produzione di salumi, insaccati e carne di maiale, fondamentale per l’economia locale.”

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