Gerace: un tesoro calabrese nella corsa all’UNESCO

Gerace
Gerace

Gerace: un viaggio nel cuore della cultura Italo-Greca, verso la candidatura UNESCO per il patrimonio bizantino del Mediterraneo Occidentale

Il ricco patrimonio di Gerace e della cultura greco-bizantina potrebbe presto guadagnare il riconoscimento dell’UNESCO come patrimonio dell’umanità, secondo quanto riportato dal sito di “Repubblica”. La proposta di candidatura si propone di valorizzare un patrimonio che rappresenta le testimonianze più significative della cultura greco-bizantina nel Mediterraneo occidentale, sottolineando il suo ruolo cruciale in un fenomeno straordinario di interscambio culturale che ha avuto luogo nella regione calabrese, rivestendo un’importanza cardinale nella storia europea.

Questa proposta, sebbene non del tutto nuova, rappresenta una rielaborazione di una precedente inclusa nella Lista propositiva dell’UNESCO sin dal 2006. L’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura ha recentemente confermato e aggiornato tale proposta nel 2021, incoraggiando Francesco Maria Spanò a sostenere ulteriormente il progetto. Attraverso un costruttivo confronto con l’Ufficio UNESCO, è stata sviluppata una proposta più completa, consapevole e adatta ai nuovi formati e standard dell’organizzazione.

In questa nuova proposta, l’insieme dei complessi monumentali da candidare, già inclusivi di gioielli come la Cattolica di Stilo, si arricchisce ulteriormente grazie al contributo essenziale della città di Gerace. Questo ampliamento consente di rafforzare il valore monumentale delle architetture e del patrimonio storico-artistico, arricchendolo con il valore testimoniale della cultura italo-greca anche dal punto di vista urbanistico.

La città di Gerace si erge come l’esempio più rappresentativo e ben conservato di assetto urbano appartenente al mondo bizantino in Occidente. Conserva il suo tessuto urbano originario, mantenendo intatta l’impronta spirituale, culturale e dei costumi greco-orientali. Affiancato da un processo di “bizantinizzazione” civile, l’insediamento fortificato di Santa Ciriaca presenta una notevole concentrazione di chiese greco-ortodosse.

L’organizzazione urbana di Gerace, divisa in tre nuclei, il Borgo Maggiore, la città principale e la spianata del castello, riflette l’organizzazione della società bizantina. Le tre piazze lungo il decumano ospitano i tre poteri: civile, ecclesiastico e militare, testimoniando la complessità e la stratificazione della cultura presente.

Il castello di Gerace, edificato in epoca normanna e ampliato in periodi successivi, funge da difesa per l’intera città. La Cattedrale, cuore pulsante della diocesi, rappresenta un connubio unico tra la struttura bizantina preesistente e l’architettura romanica, evidenziando la fusione di culture diverse nel corso dei secoli.

In conclusione, la proposta di candidatura di Gerace e della cultura greco-bizantina emerge come un tesoro di inestimabile valore artistico, geografico, etnico e culturale. Un patrimonio perfettamente conservato che testimonia l’armoniosa interazione di diverse culture nel corso della storia.