“Il Teatro in tutti i Sensi”: questa sera ore 21.00 all’Auditorium Comunale di Polistena (RC)

Il Teatro in Tutti i Sensi
Il Teatro in Tutti i Sensi

Venerdì 3 febbraio alle ore 21:00 va in scena “Solo quando lavoro sono felice”, uno spettacolo di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa

Prosegue il 2023 della rassegna “Il Teatro in Tutti i Sensi”, la stagione teatrale curata da DRACMA – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche, che ha come palcoscenico l’Auditorium Comunale di Polistena (RC). Un cartellone che ha fatto tanto parlare di sé già in questi primi mesi di programmazione, registrando un grande successo di pubblico, oltre che l’apprezzamento di attori, registi, addetti ai lavori che lo hanno riconosciuto come uno tra i più interessanti su scala nazionale.

Venerdì 3 febbraio alle ore 21:00 va in scena “Solo quando lavoro sono felice”, uno spettacolo che con ironia e sagacità affronta un tema cardine del nostro presente, quello sul ruolo che ha oggi il lavoro nelle nostre vite.

Opera teatrale di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa, produzione de La Corte Ospitale, menzione speciale Forever Young 2021/2022, mirabile racconto a due voci che rappresenta però un coro a più anime che si interroga su domande tipiche del nostro tempo: 

“Che ruolo ha il lavoro nelle nostre vite? È una parte della vita? O è la nostra vita stessa? Quanto ci definisce il lavoro? Chi siamo fuori dal lavoro?”.

Per la nostra generazione, i confini tra lavoro e vita sono sfumati: il nostro self è definito in buona parte dal lavoro che facciamo. E quello che facciamo, lo facciamo sempre, siamo operativi tutto il giorno, tutti i giorni. Dopo il precariato, la nuova frontiera tossica del lavoro corrisponde a uno stato continuo di autosfruttamento, difficile da riconoscere e da interrompere.

In scena, Niccolò e Lorenzo parlano dei loro rispettivi capi: Niccolò e Lorenzo. 

Ma in scena ci sono anche i rispettivi capi di Niccolò e Lorenzo: Niccolò e Lorenzo, che parlano di Niccolò e Lorenzo. Il tutto sotto la supervisione di Teresa Vila e della sua capa Teresa Vila, che pensano di essere le uniche, qui, a lavorare sul serio, e, di quello che Niccolò e Lorenzo dicono, non credono a una parola. 

Una conversazione sul lavoro, sulla vocazione, sui soldi, sul capitalismo, sul tempo di vita e il tempo di lavoro, sui pranzi con se stessi, sulla disperazione.DRACMA – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche continua a confermarsi come una delle compagnie più attive e consolidate del territorio calabrese, che da quest’anno può vantare anche il riconoscimento ufficiale del Ministero della Cultura come Organismo di programmazione teatrale”.