Pericolo sanitario a Derna, Libia, dopo le inondazioni

Alluvione (immagine archivio)
Alluvione (immagine archivio)

Aiuti internazionali in arrivo in Libia

DERNA (LIBIA), 14 SETT 2023 – Le Nazioni Unite hanno lanciato un allarme critico riguardo alla crescente minaccia di malattie legate all’acqua contaminata nella città devastata da inondazioni di Derna, in Libia. La recente inondazione ha causato una contaminazione dei pozzi d’acqua, mettendo a rischio la vita di migliaia di persone.

Jens Laerke, portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), ha avvertito durante un’intervista al programma Today di BBC Radio 4 che “le persone hanno bisogno di bere, e se iniziano a bere acqua contaminata, potremmo assistere a un’ondata secondaria di malattie e persino alla morte, se non riusciamo a fermare tale fenomeno.”

Le devastanti inondazioni che hanno colpito la Libia orientale hanno finora causato la perdita di almeno 5.500 vite umane e il ferimento di altre 7.000 persone, secondo i servizi di emergenza di Tripoli. Tuttavia, il numero definitivo delle vittime rimane incerto, con cadaveri che continuano ad essere recuperati dalle aree colpite. Si stima che circa 10.000 persone siano ancora disperse, mentre 30.000 sono state costrette a lasciare le proprie case.

La città portuale di Derna è stata particolarmente colpita, con stime drammatiche che suggeriscono che potrebbero essere morte fino a 20.000 persone a causa della tempesta Daniel che ha colpito la costa settentrionale della Libia. Questo numero supera di gran lunga le stime iniziali delle agenzie umanitarie ufficiali. La devastazione è così grave che il mare continua a restituire i corpi delle vittime, rendendo difficile stabilire un bilancio ufficiale. Il Ministro dell’Aviazione Civile nell’amministrazione che governa la Libia orientale, Hichem Abu Chkiouat, ha dichiarato che la ricostruzione costerà miliardi di dollari.

Nel frattempo, secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), a Derna sono sfollati almeno 30.000 persone, in cerca di rifugio e assistenza.

L’Italia ha prontamente risposto all’appello di aiuto, inviando due aerei C130 J dell’Aeronautica Militare per trasportare personale dei Vigili del Fuoco e esperti di rischio acquatico, insieme a attrezzature di supporto e materiali di prima necessità. In aggiunta, la nave San Giorgio della Marina Militare è in viaggio verso l’area di Derna per fornire supporto logistico, di comando e controllo, nonché assistenza sanitaria al dispositivo di emergenza nazionale che sostiene le popolazioni colpite dalle inondazioni.

Il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha dichiarato che le Forze Armate italiane daranno il massimo sostegno per aiutare il popolo libico colpito da questa devastante catastrofe. È anche in fase di valutazione l’impiego della Nave “San Marco” della Marina Militare, che potrebbe trasportare ulteriori unità della Protezione Civile, della Croce Rossa italiana e materiale di supporto. L’obiettivo è fornire assistenza quanto prima possibile, compresi eventuali compiti di ricerca e recupero. La solidarietà internazionale è essenziale per affrontare questa crisi umanitaria senza precedenti.