Controllo incisivo dell’operazione ‘WAVE’ sulla costa calabrese

Operazione 'WAVE'
Operazione 'WAVE'

Operazione ‘WAVE’: sanzioni da 200mila Euro, 16 lavoratori in nero individuati e 169 chili di alimenti sequestrati

In una conferenza stampa tenutasi il 6 luglio presso la Legione Carabinieri Calabria, il Comandante Generale di Divisione, Pietro Salsano, ha annunciato che l’operazione denominata “WAVE” sta attualmente proseguendo su tutta la costa calabrese, coprendo un tratto costiero di ben 800 km. L’obiettivo primario di questa iniziativa è quello di verificare il rispetto delle normative che riguardano vari ambiti, tra cui il lavoro, l’ambiente, l’igiene, la sicurezza dei prodotti agroalimentari e le concessioni demaniali legate alle strutture ricettive e balneari.

La task force operativa incaricata delle operazioni è composta dai Carabinieri delle locali Compagnie, nonché dai Reparti Speciali dell’Arma, tra cui i Nuclei Carabinieri Antisofisticazione e Sanità e l’Ispettorato del Lavoro. Inoltre, si sono uniti a questi sforzi i Carabinieri Forestali e il personale delle Capitanerie di Porto di Soverato, Vibo Valentia e Catanzaro Lido.

Nel corso dei mesi di luglio e agosto, le attività di controllo si sono concentrate nella provincia di Catanzaro, portando a risultati significativi. In totale, sono stati denunciati nove titolari di strutture turistiche all’Autorità Giudiziaria, sospese nove attività commerciali e comminate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di circa 200.000 euro. Inoltre, sono state individuate 16 situazioni di lavoro sommerso, incluso il lavoro minorile non regolare, e sono stati sequestrati 169 kg di alimenti destinati al consumo pubblico, principalmente pesce di provenienza non tracciata.

Un aspetto di rilievo riguarda i sequestri di aree demaniali marittime abusivamente occupate, che hanno portato al recupero di un totale di 2575 mq di suolo demaniale.

Nel dettaglio, diverse violazioni sono state riscontrate lungo la fascia costiera. A Lamezia Terme, sono state effettuate azioni di sequestro su una spiaggia di circa 1000 mq priva di concessione demaniale, oltre a sospensioni di attività commerciali e sanzioni per violazioni igienico-sanitarie e normative. A Gizzeria Lido, ben quattro strutture turistiche sono state sospese a causa di numerose irregolarità, accompagnate da sanzioni amministrative e penali.

Sulla costa ionica, a Catanzaro, un ristorante è stato sospeso e il titolare deferito all’Autorità Giudiziaria a causa di irregolarità lavorative e di sicurezza. Inoltre, altri ristoranti nella stessa zona hanno ricevuto sanzioni amministrative per questioni igienico-sanitarie e di tutela del lavoro.

Anche alcune attività di ristorazione situate nelle vicinanze delle aree demaniali di Cropani e Botricello sono state sottoposte a controlli, rilevando carenze igienico-sanitarie e strutturali, oltre a violazioni relative ai piani di autocontrollo. In particolare, è emerso un caso di falsità ideologica in atto pubblico, perpetrata per ottenere l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Lo sforzo di controllo si è esteso anche ad altri luoghi, come Squillace, dove sono state sanzionate attività balneari per varie violazioni riguardanti la sicurezza dei lavoratori, le carenze igienico-sanitarie e le mancanze nelle pratiche balneari.

L’operazione “WAVE” rappresenta un importante passo avanti nella tutela delle normative e della sicurezza lungo la costa calabrese, dimostrando il costante impegno delle autorità nell’assicurare il rispetto delle leggi e la sicurezza di lavoratori e consumatori.