Rapimento a Marcellinara: il prossimo febbraio si apre il processo

Processo, aule di tribunale, sentenza
Processo, aule di tribunale, sentenza

L’ombra del terrore a Catanzaro: i presunti sequestratori di fronte alla giustizia

CATANZARO, 14 DIC 2023 – Il prossimo 1 febbraio si aprirà il processo davanti al Tribunale collegiale di Catanzaro per il rapimento di una quindicenne avvenuto lo scorso settembre a Marcellinara, comune alle porte di Catanzaro. Due imputati, Aniello Agnello, 36 anni, residente a Scafati in provincia di Salerno, e Francesco Izzo, 39 anni di Torre Annunziata, dovranno rispondere dell’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione.

La giovane minorenne, vittima di questo drammatico evento, ha raccontato i dettagli del suo rapimento alla Squadra Mobile di Catanzaro, fornendo un identikit accurato dei suoi rapitori. Due uomini di età compresa tra i 35 e i 40 anni, entrambi con accento napoletano. L’uomo alla guida presentava un cappello e una barbetta, mentre il complice seduto dietro aveva grossi occhiali da vista e barba. Grazie alle informazioni fornite dalla vittima, la polizia è riuscita ad arrestare Agnello e Izzo poco dopo il rapimento.

La Procura di Catanzaro ha ottenuto il giudizio immediato per i due imputati, che dovranno rispondere dell’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione, con l’intento di trarre un ingiusto profitto dal padre della vittima in cambio della sua liberazione. Dopo l’arresto, il giudice per le indagini preliminari campano aveva disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per entrambi gli indagati, e il fascicolo è stato trasferito a Catanzaro per competenza territoriale.

La notte del rapimento, avvenuto lungo la via Emilia, ha scosso la comunità catanzarese, gettando un’ombra di terrore sulla città. La giovane studentessa, alla guida della sua minicar, è stata fermata da individui sconosciuti il cui volto era nascosto dalla notte. Costretta a scendere dall’auto e salire a bordo di un’altra vettura con una rapidità sorprendente, la vittima ha vissuto momenti di terrore. Testimoni oculari hanno tentato di intervenire, ma la confusione e il pericolo hanno impedito qualsiasi tentativo di soccorso, permettendo ai rapitori di fuggire indisturbati.

L’apertura del processo il prossimo febbraio sarà cruciale per far luce su questo oscuro episodio e garantire giustizia per la giovane vittima e la sua famiglia, mentre la comunità catanzarese attende con ansia il verdetto della giustizia.

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