Record di atti intimidatori in Calabria: una minaccia ogni 28 ore

Violenza, minacce, atti indimidatori, criminalità
Violenza, minacce, atti indimidatori, criminalità

Calabria al primo posto per atti di violenza contro amministratori

Nel tessuto della pubblica amministrazione calabrese, l’ombra delle minacce e della violenza si allunga in modo preoccupante. Secondo il report 2023 “Amministratori sotto tiro” redatto dall’associazione Avviso Pubblico, sono stati registrati ben 315 atti intimidatori, di minaccia e violenza contro sindaci, assessori, consiglieri comunali e municipali, nonché amministratori regionali e dipendenti della Pubblica Amministrazione. Questo significa che si verifica una intimidazione ogni 28 ore, pur mostrando un lieve calo del -3,5% rispetto all’anno precedente, quando gli atti intimidatori erano stati 326.

Sebbene i dati nazionali siano allarmanti, con un’incidenza crescente delle minacce soprattutto nel Centro-Nord, è la Calabria a far registrare un record inquietante. Con 51 casi censiti nel 2023, la regione si pone al primo posto per numero di atti intimidatori, superando persino la Campania, la Sicilia e la Puglia, tradizionalmente territori caldi per la criminalità organizzata.

La provincia di Cosenza emerge come una delle più colpite a livello nazionale, seguita da Torino, Napoli e Palermo. Nella provincia calabrese, nove casi sono stati segnalati nell’ultimo anno, un dato che colloca Reggio Calabria al quarto posto in Italia per numero di minacce.

Questi numeri gettano un’ombra sinistra sullo svolgimento delle istituzioni locali, minando la fiducia dei cittadini nel sistema democratico e la capacità degli amministratori di operare in un contesto sicuro. Le minacce non solo mettono a rischio la sicurezza personale degli amministratori, ma influenzano anche le decisioni e le politiche adottate, rendendo ancora più difficile affrontare i problemi strutturali della regione.

È urgente adottare misure concrete per contrastare questo fenomeno, che rappresenta una grave minaccia per lo sviluppo e la stabilità della Calabria. Solo con un impegno congiunto delle istituzioni, delle forze dell’ordine e della società civile sarà possibile proteggere gli amministratori e garantire un futuro migliore per la nostra regione.