Sequestro preventivo di oltre 58mila euro a un dirigente medico ospedaliero di Catanzaro

Catanzaro: ospedale Pugliese Ciaccio
Catanzaro: ospedale Pugliese Ciaccio

Operazione “CAMICI LIBERI”

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaroha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivoemesso dal Gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta di questa Procura della Repubblica, per un importo complessivo pari a  58.723,24 euro nei confronti di un dirigente medico ortopedico dipendente di un ospedale di Catanzaro. L’ipotesi di reato contestata è quella ditruffa ai danni del servizio sanitario nazionale.

Le indagini, dirette dal sostituto procuratore Veronica Calcagno, con il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del procuratore della repubblica Nicola Gratteri, hanno avuto origine da accertamenti amministrativo-contabili svolti dai finanzieri di Catanzaro sul rispetto della normativa in materia di esercizio della professione medica alle esclusive dipendenze dell’azienda ospedaliera.

Le investigazioni del gruppo tutela spesa pubblica del nucleo Pef della Guardia di Finanza di Catanzaro, in realtà, hanno consentito di accertare che il dirigente, pur avendo espressamente optato, nell’ambito del rapporto di lavoro con l’azienda ospedaliera, per un regime di esclusività, ha contemporaneamente svolto irregolarmente attività libero-professionalein modo completamente autonomo, fatturando le prestazioni in nome e per conto proprio, nonché ottenendo indebiti ed elevati compensi.

Più in particolare, violando il vincolo contrattuale di esclusività con il proprio datore di lavoro e tacendo sull’esercizio delle attività libero-professionali illecitamente svolte,il dirigente ha percepito, negli anni dal 2013 al 2015, indebiti compensi, indennità e retribuzioniper un importo complessivo pari a 58.723,24 euro. Tali somme sono state nel tempo corrisposte al professionista per remunerare il rispetto dell’obbligoche lo stesso aveva assunto di prestare la propria attività professionale esclusivamente in favore dell’ente pubblico.

Queste somme, pertanto, sono state sottoposte a sequestro preventivo dalla guardia di finanza di Catanzaro, in esecuzione di apposito decreto emesso dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale a questa sede, Pietro Carè.