Epicentro nell’area tra Napoli e Pozzuoli, al momento non sono segnalati danni
Una violenta scossa di terremoto ha colpito Napoli alle 19.45 di questa sera, scuotendo numerosi cittadini in varie parti della città. L’evento sismico, che ha avuto una magnitudo di 3.8, ha destato preoccupazione tra la popolazione locale. Le prime stime dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) indicano che l’epicentro del terremoto potrebbe essere situato nell’area degli Astroni, un’importante oasi naturale situata al confine tra Napoli e Pozzuoli.
La profondità del sisma è stata calcolata a soli 2 chilometri sotto la superficie terrestre, il che ha contribuito a intensificare la sua percezione da parte dei residenti in diverse zone della città. Gli abitanti del quartiere di Fuorigrotta, via Manzoni, del quartiere collinare del Vomero, così come quelli del centro città e dell’area di Pozzuoli, hanno avvertito la scossa tellurica.
A Fuorigrotta, molti cittadini sono scesi in strada per cercare sicurezza all’aperto, mentre il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha immediatamente convocato una riunione urgente del Centro Operativo Comunale per valutare la situazione e coordinare eventuali interventi di emergenza.
È importante sottolineare che nei Campi Flegrei, un’area vulcanica situata nelle vicinanze, è stato osservato un crescente fenomeno di sciami sismici negli ultimi tempi, spesso associato al bradisismo, un movimento lento del suolo. Questo ha aumentato le preoccupazioni tra la popolazione locale, che ha espresso la propria paura e le proprie preoccupazioni attraverso i social media.
Fortunatamente, al momento non sono stati segnalati danni significativi o feriti a seguito del terremoto. Tuttavia, le autorità locali stanno monitorando attentamente la situazione e sono pronte a intervenire in caso di necessità. La sicurezza dei cittadini rimane la priorità assoluta in situazioni di emergenza sismica.
In conclusione, questa scossa di terremoto a Napoli ha evidenziato ancora una volta la necessità di essere preparati per eventi sismici in questa regione ad alto rischio sismico. La collaborazione tra autorità locali, istituti di ricerca come l’INGV e la consapevolezza pubblica sono fondamentali per affrontare tali situazioni in modo efficace e sicuro.
