Tre arresti per furto di materiali dal greto del fiume Petrace a Gioia Tauro

arresti per furto ambientale
arresti per furto ambientale

Arrestati per furto ambientale e danneggiamento ecologico: utilizzavano mezzi d’opera e modificavano gli argini del fiume, nel tentativo di provocare gravi danni ambientali

GIOIA TAURO (RC), 22 SETT 2023- Le forze dell’ordine, in una costante serie di controlli mirati, hanno rivelato un’operazione di contrasto nei pressi del comune di Medmeo, in collaborazione con le unità Forestali dell’Arma dei Carabinieri. Questi sforzi erano finalizzati alla prevenzione di attività illegali, tra cui il furto, connesse all’estrazione di materiale inerte da una cava situata vicino alle rive del fiume Petrace.

Nel mese di luglio, i Carabinieri della Stazione di Gioia Tauro e il Nucleo Forestale di Cittanova hanno condotto un’ispezione approfondita del sito e hanno scoperto gravi irregolarità nella gestione dell’estrazione. Di conseguenza, due individui sono stati denunciati alle autorità competenti per aver creato una cava che superava i limiti previsti in profondità e larghezza, senza le necessarie autorizzazioni. L’area è stata sequestrata, e due mezzi d’opera utilizzati dai sospettati sono stati confiscati. Durante l’ispezione, sono emersi anche sospetti di attività di estrazione illegale di materiali dal letto del fiume Petrace.

Per verificare questi sospetti, i Carabinieri hanno continuato le indagini, conducendo servizi di osservazione e controllo altamente specializzati. Nel corso del fine settimana successivo, hanno sventato un significativo furto di materiale inerte, sorprendendo tre individui, tra cui i due già denunciati nel mese di luglio, mentre stavano rubando materiali direttamente dal letto del fiume Petrace.

I tre individui sono stati arrestati in flagranza di reato per furto aggravato in concorso. Avevano a disposizione mezzi d’opera e scavatori, anch’essi sequestrati, per effettuare gli scavi e i prelievi dal fiume. Inoltre, avevano alterato gli argini del fiume per accedervi, causando notevoli danni ambientali. L’area coinvolta nell’attività illegale è stata anch’essa sequestrata.

Ulteriori indagini hanno rivelato che due dei tre arrestati possedevano illegalmente armi da fuoco. Uno di loro è stato trovato in possesso di una pistola calibro 7,65, completa di due caricatori, 47 munizioni dello stesso calibro e 87 munizioni per fucile calibro 12. L’altro individuo aveva un fucile sovrapposto marca Beretta, calibro 12. Le armi sono state sequestrate, e per entrambi è stata avanzata l’accusa di detenzione illegale di armi e munizioni.

L’arresto dei tre individui è stato successivamente convalidato da un giudice, ma il procedimento giudiziario è ancora nelle fasi preliminari delle indagini, e ulteriori azioni nei confronti degli indagati sono possibili. Questa operazione dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel preservare l’ambiente e nel contrastare le attività illegali che minacciano il patrimonio naturale della regione.

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