Osanna e il rock progressive al Festival d’Autunno – intervista

E’ stata un’altra serata piena di emozioni e celebrazioni. Sabato 7 novembre, alle ore 21,00, nel Teatro Politeama di Catanzaro, il rock progressive degli Osanna è approdato al Festival d’Autunno in una serata che ha riportato indietro negli anni settanta, grazie anche all’altro appuntamento in programma per la stessa serata con James Senese & Napoli centrale. Un doppio appuntamento che ha posto l’accento sull’importanza storica avuta dalle due band nel periodo in cui il Neapolitan Power rivoluzionò la musica delle nuove generazioni.

Un insieme di fusioni di generi musicali con le origini e le tradizioni della musica partenopea quella a cui si è assistito. Ricordi di un passato che ancora oggi è attuale.

 

Gli Osanna con gli album “L’uomo” e “Palepoli” su tutti diedero una svolta al rock progressivo italiano, affiancando di fatto la Premiata Forneria Marconi, il Banco del Mutuo Soccorso e Le Orme. Le innovazioni di quel periodo sono ancora oggi la caratteristica del gruppo che non si è snaturato ed ha mantenuto sempre costante l’interesse del proprio pubblico che ha ascoltato con piacere i loro virtuosismi musicali e la presenza scenica durante le esecuzioni di brani storici come “L’uomo”, “Mirror train”, “Canzona (There will be time)”, “Oro caldo”, “Animale senza respiro”, ma anche di quelli che compongono “Palepolitana”.

E per presentare in anteprima nazionale il doppio LP di questo ultimo album, gli Osanna hanno scelto il Festival d’Autunno di Catanzaro. «Un appuntamento, quindi, che è motivo di orgoglio per i fan del gruppo», ha aggiunto Antonietta Santacroce ai microfoni di CalabriaMagnifica.it