Patty Pravo e Pino Strabioli trionfano all’Arena: magica serata al Festival d’Autunno

Patty Pravo
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Patty Pravo incanta il Festival d’Autunno con la sua arte unica

Ancora una volta, il XX Festival d’Autunno ha ottenuto un successo strepitoso, conquistando il pubblico dell’Arena del Teatro Comunale con la straordinaria performance di Patty Pravo e Pino Strabioli in “Minaccia Bionda”.

Il XX Festival d’Autunno ha continuato a stupire con i suoi spettacoli sold-out. Dopo la straordinaria esibizione di Loredana Bertè, un’altra figura di spicco della musica italiana, Patty Pravo, è salita alla ribalta. Ieri sera, il palcoscenico dell’arena del Teatro Comunale di Soverato ha accolto l’iconica artista, risplendente nella sua gloria artistica. Il parterre era affollato, risuonante di ogni successo che Nicoletta Strambelli, conosciuta come Patty Pravo, ha generosamente donato al suo affezionato pubblico. L’incanto è iniziato dalle prime note di “Se Perdo Te”, la canzone d’apertura del concerto. Il viaggio è proseguito con classici come “Les Étrangers”, “Poesia” e “Le Mani Su Di Noi”, quest’ultima scritta appositamente da Venditti per Patty stessa. La magia della serata si è intensificata con “Mercato dei Fiori” di De Gregori, dopo di che Pino Strabioli è salito sul palco. L’illustre regista e critico ha intrapreso un affascinante racconto al suo fianco, ripercorrendo la nascita della leggenda di Patty Pravo, a partire dalla sua apparizione iniziale al Piper club, arrivando in una affascinante Volkswagen Maggiolino.

Il concerto ha mantenuto il suo slancio con l’esecuzione di “Qui e Là” di Gianni Boncompagni, seguita da interpretazioni di successi senza tempo come “Il Paradiso” di Mogol e Battisti e “Bambola”. Queste canzoni hanno spinto le vendite di dischi di Patty Pravo a un impressionante totale di 120 milioni in tutto il mondo, un dato di cui Strabioli è stato orgogliosamente il portavoce introducendo un montaggio di versioni straniere di “Bambola”, alcune delle quali cantate proprio da Patty.

Dopo un cambio d’abito, passando dai luccicanti paillettes rossi all’abito argentato adornato da dettagli scintillanti, l’atmosfera si è trasformata in brani più introspettivi. Canzoni come “Tutt’Al Più”, “Col Tempo” e “Non Andar Via” hanno portato con sé una resonanza malinconica. Strabioli e Patty Pravo hanno esplorato le sue esperienze con luminari come Jacques Brel, Maurice Bejart e Rudolf Nureyev, oltre al suo viaggio in Cina, che ha ironicamente paragonato a essere una “Marco Polo bionda”. Hanno condiviso aneddoti su suoi incontri con l’emergente movimento rock e le sue stravaganze televisive, tra cui le sue apparizioni sotto i riflettori di Pippo Baudo e il suo iconico abito Versace alla performance di “Per Una Bambola” al Festival di Sanremo nel 1984.

Mentre il pubblico si è appassionatamente unito nel cantare “Pazza Idea”, Strambelli si è gentilmente unita a loro in un duetto commovente dal palco. Un fervore simile ha caratterizzato l’interpretazione di “E Dimmi Che Non Vuoi Morire”, una canzone di Vasco Rossi e Gaetano Curreri. Patty Pravo ha ricordato il momento in cui l’icona del rock le ha proposto la canzone. La grande conclusione è stata segnata da un’interpretazione collettiva di “Pensiero Stupendo”, che ha risuonato nell’arena mentre il pubblico, alimentato dall’energia del premio “Cavatore” di Michele Affidato consegnato dalla Direttrice Artistica del Festival, Antonietta Santacroce, è scoppiato in un applauso in piedi. L’entusiasmo ha raggiunto l’apice con il pubblico che si è affrettato sul palco per catturare attimi ravvicinati con Patty Pravo. L’artista si è gentilmente prestata a qualche selfie, catturando il sentimento della serata come “estremamente piacevole”.

“Lo spettacolo emozionale che abbiamo visto oggi è stato davvero eccezionale”, ha dichiarato il Direttore Santacroce. “La presenza di Patty Pravo sul palco è stata straordinaria, confermando ancora una volta il suo status di autentica icona della musica italiana. Rimane una protagonista assoluta della nostra epoca, costantemente avanti nel tempo per stile ed esemplificando qualità a cui tutti aspiriamo: un flair inconfondibile, una sete di libertà, trasgressione, sperimentazione e innovazione.” Il XX Festival d’Autunno prosegue con il prossimo progetto TarantaCeltica. Questo ensemble di musicisti italiani e irlandesi si appresta a offrire un sound innovativo e coinvolgente, mescolando armoniosamente le tradizioni musicali d’Irlanda e Calabria. La loro prima esibizione avrà luogo il 24 agosto presso la Grangia di Montauro, promettendo un’esperienza musicale straordinaria.