Catanzaro: al via il progetto “Visioni della fede”

SALA SANCTI PETRI

Eventi conclusivi per i progetti “Cineforum – Visioni della Fede” e “La Luce della Diocesi”, promossi dalle associazioni CinemaZaro e Milk Pictures, in collaborazione con la Diocesi Metropolitana di Catanzaro e con il contributo della Regione Calabria, per interventi di valorizzazione del sistema dei Beni Culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria.

Dopo una serie di attività laboratoriali che hanno consentito durante le varie fasi di approfondire la conoscenza dei siti e dei beni religiosi del territorio, attraverso i linguaggi visuali, nonché di percorrere scorci suggestivi dei centri storici di Catanzaro e Squillace, nell’ambito del progetto “La Luce della Diocesi”, si svolgerà la fase conclusiva dell’altro progetto svoltosi in sinergia con la Diocesi: “Cineforum – Visioni della Fede”.

Partirà infatti domani, alle ore 10.30, nella sala Sancti Petri del Palazzo Arcivescovile, il ciclo di proiezioni dedicate al tema della spiritualità.

Si inizierà con il film “Il coraggio di credere”, alla presenza del regista Pasquale De Masi, al quale sarà legata la presentazione del volume “Soriano Calabro: il Convento e il Feudo – quattro secoli di storia” a cura del giudice Domenico Porcelli. Pubblico speciale saranno gli studenti del liceo classico “G. Sirleto” e del liceo scientifico “L. Siciliani”.

Il progetto è stato realizzato grazie alla consueta vicinanza alle tematiche culturali manifestata da Monsignor  Vincenzo Bertolone, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro – Squillace, sempre sensibile a tematiche di approfondimento spirituale e promotore di una Chiesa aperta e accogliente, da don Massimo Cardamone, incaricato Beni Culturali diocesani, impegnato in progetti culturali di valore e punto di riferimento per la comunità, e dalla operosità qualificata di don Maurizio Franconiere, direttore del Museo diocesano di Arte Sacra Catanzaro – Squillace.

Cittadini, particolarmente giovani e studenti e fasce solitamente escluse dal consumo culturale, hanno potuto avvicinarsi a beni culturali attraverso appositi itinerari religiosi materiali e immateriali, valorizzando la permanenza all’interno dei beni, attraverso strumenti di coinvolgimento larghi ed innovativi, che hanno consentito di allargare l’offerta di servizi a gusti e generazioni differenti. Grazie all’apporto della Casa del Cinema di Catanzaro, sono stati quindi realizzati percorsi di formazione, tesi a rafforzare il legame tra cinema e territorio.