Trump e Putin faccia a faccia in Alaska

Stretta di Mano tra Trump e Putin
Stretta di Mano tra Trump e Putin (immagine creata con IA)

Stretta di mano tra Trump e Putin, al via il vertice in Alaska

Anchorage, Alaska – Un evento che entrerà nei libri di storia si sta consumando tra le nevi dell’Alaska. Donald Trump e Vladimir Putin si sono stretti la mano ad Anchorage, dando ufficialmente il via a un vertice che potrebbe ridisegnare gli equilibri geopolitici.

L’incontro, cominciato alle 21:36 ora italiana, è stato preceduto da una serie di momenti simbolici e dichiarazioni cariche di tensione. Giunti entrambi in serata nella città americana – prima Putin, poi Trump – i due leader sono stati visti insieme in limousine dopo un saluto formale. A fare da cornice alla riunione, la base militare che ospita il summit, descritta nei dettagli nei giorni scorsi e sorvegliata come un fortino.

Parole pesanti prima del vertice
Trump, già nel pomeriggio, aveva messo le carte in tavola: “Il cessate il fuoco oggi o non sarò contento”, ha detto senza mezzi termini, aggiungendo che l’incontro “andrà bene, ma se non va, abbandono”. Un messaggio netto, ribadito più volte nelle ore precedenti al faccia a faccia.

L’ex presidente americano ha anche chiarito di non voler negoziare al posto dell’Ucraina, ma ha avvertito Mosca: “Se l’incontro non va, ci saranno severe conseguenze”.

Le reazioni e il contesto internazionale
Dall’altra parte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di continuare ad attaccare anche nel giorno dei negoziati, pur esprimendo la speranza che “l’Alaska possa aprire la strada a una pace giusta”.

In Europa, il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto sapere di aver parlato con Zelensky prima del summit, mentre il leader tedesco Friedrich Merz ha invitato Putin ad accettare subito un cessate il fuoco.

Non sono mancati momenti curiosi, come l’arrivo in Alaska del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov con una felpa recante la scritta “CCCP”, un richiamo simbolico al passato sovietico.

Alta tensione e grandi aspettative
La posta in gioco, come ha sottolineato Trump prima della partenza, “è altissima”. Con tre consiglieri al fianco per ciascun leader, il vertice di Anchorage potrebbe diventare un punto di svolta o, al contrario, un fallimento clamoroso.

Le prossime ore diranno se questa stretta di mano tra Washington e Mosca sarà ricordata come l’inizio di una nuova stagione diplomatica o come un’occasione mancata in un mondo sempre più instabile.