Callipo si dimette da Consiglio regionale: «Regole calpestate, non posso accettarlo»

Pippo Callipo

L’ex candidato a Presidente della Regione Calabria, Pippo Callipo ha ufficializzato quest’oggi le sue dimissioni.

«Dopo una lunga e molto sofferta riflessione, questa mattina ho rassegnato le mie dimissioni dalla carica di consigliere regionale della Calabria». Queste le parole di Pippo Callipo, il quale ha aggiunto: «Mi sono reso conto che, purtroppo, non ci sono le condizioni per portare avanti concretamente l’importante mandato che un considerevole numero di calabresi mi ha conferito».

Le motivazioni di Callipo

Le motivazioni che hanno spinto l’ormai ex consigliere regionale alle dimissioni sarebbero state le “cedevoli” regole che ordinano l’attività del Consiglio regionale.

Secondo Pippo Callipo infatti «le regole e i principi che ordinano l’attività del Consiglio regionale sono di fatto “cedevoli” al cospetto di prassi consolidate negli anni.

Prassi che mortificano la massima Assemblea legislativa calabrese. E che si scontrano con la mia mentalità improntata alla concretezza».

Callipo ha affermato inoltre che «L’attività del Consiglio si svolge assecondando liturgie politiche. Liturgie che impediscono la valutazione delle questioni sulle quali l’Assemblea è chiamata ad esprimersi. Impedendo quindi che il Consiglio stesso renda quel servizio al quale dovrebbe tendere istituzionalmente».

«Non posso – ha aggiunto Callipo nel comunicare le proprie dimissioni – in alcun modo accettare che le regole vengano calpestate».

La politica per l’ex consigliere regionale deve essere rivolta al servizio dei cittadini

«Mi sono candidato – ha sottolineato l’ex consigliere regionale – per spirito di servizio verso la mia terra e verso i calabresi. E avrei voluto lavorare nel loro interesse per rompere ogni logica clientelare».

«Non l’ho certo fatto – ha rimarcato – per interesse personale o per il lauto compenso che viene corrisposto per questa carica. Che per altro ho finora interamente devoluto in beneficenza. Rinunciando in tempo utile anche al “vitalizio” e all’indennità di fine mandato».

Callipo ha voluto inoltre comunicare ai propri sostenitori il suo obiettivo di rimanere coerente con la sua “forma mentis”. Cosa che ha ritenuto inconciliabile con la sua carica all’interno del consiglio regionale. Per cui ogni sforzo non avrebbe portato ad alcun risultato da lui sperato.

«Non posso farlo – ha affermato Callipo – per il rispetto che nutro nei confronti dei calabresi. Nei confronti della mia famiglia, dei miei quattrocento collaboratori e verso me stesso».

Callipo nel rassegnare le sue dimissioni si augura che «il Consiglio regionale nei prossimi anni possa lavorare e produrre leggi in grado di migliorare le condizioni e le qualità di vita di tutti i calabresi».

A conclusione della ufficializzazione delle sue dimissioni, si rivolge infine ai suoi ex colleghi consiglieri. «Auspico che i consiglieri tutti possano ricordare che la politica è doveroso servizio ai cittadini. Che il miglior servizio è quello che si rende nel rispetto delle regole».