Regionali: Callipo ci ripensa e accetta la sfida

Pippo Callipo
Pippo Callipo

In queste settimane ho molto riflettuto sull’opportunità di un mio impegno politico diretto. E sono giunto alla conclusione che non posso non fare questa battaglia”.

Sono queste le parole di Pippo Callipo che prosegue nelle sue dichiarazioni. “Non posso non ascoltare la voce di una nuova generazione che vuole essere protagonista di una rivoluzione pacifica ma decisa e non più procrastinabile.

Gli appelli che si stanno susseguendo nelle ultime ore, seppur provenienti da ambienti diversi – scrive ancora in una nota – esprimono l’esigenza comune di aprire in Calabria una stagione politica di profondo rinnovamento. 

Esponenti della società civile, delle organizzazioni sindacali e datoriali mi chiedono un impegno diretto.

Un impegno forte e convinto, per avviare un cambiamento reale, tangibile che sia in grado di mettere la nostra Regione al centro dell’agenda politica del Paese”.

Ho deciso quindi – prosegue Callipo – di ascoltare il mio cuore, il mio profondo desiderio di aiutare la mia terra. Perché da sempre coltivo il sogno di vederla cambiare, evolversi e dare opportunità a tutti”.

Successivamente motiva la sua scelta: “Sento inoltre un dovere morale verso i tanti giovani che incontro quotidianamente e che mi chiedono di diventare garante delle loro aspettative.

Ho scelto quindi di accettare la sfida anche se sono consapevole che i problemi e le priorità da affrontare non mancano e sono molto complessi.

Penso ad esempio alla sanità e alla necessità di uscire dal commissariamento. Allo sviluppo socio-economico agognato da decenni. Alle infrastrutture per attrarre investimenti e dunque creare occupazione“.

Infine, l’appello a partiti e movimenti civici e l’espressione di un tema a lui molto caro, quello di rimanere in Calabria. “Uniamoci e portiamo avanti questa battaglia di legalità, trasparenza e rinnovamento.

Facciamolo con coraggio – conclude – senza badare a rendite di posizione e tatticismi. Io ci sono…Io Resto in Calabria“.

Nessun riferimento, dunque, alla forza politica che dovrebbe sostenerlo. Anche se con tutta probabilità il suo messaggio sembrerebbe essere diretto al Partito Democratico.