Elezioni Regionali, Rapani: «L’abusivo Oliverio indichi la data»

Rapani-Meloni
Rapani-Meloni

«Le urne certificheranno la sua inadeguatezza e quella del centrosinistra»

CATANZARO, 3 NOV 2019 – «Succede in Calabria. Perché solo qui poteva accadere di essere governati da un’Amministrazione regionale che fra qualche settimana sarà abusiva per non aver fissato la data delle elezioni».

È quanto afferma il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani, criticando aspramente l’atteggiamento «ambiguo» del presidente della Regione, Mario Oliverio.

Elezioni subito, Governo scaduto

«Oggi la nostra regione ha, in sostanza, un governo scaduto, ragion per cui potremmo tranquillamente definirlo abusivo. Oltre al danno, si aggiunga la beffa perché i calabresi devono sapere per tempo quando dovranno recarsi alle urne per eleggere un nuovo Consiglio regionale e la presidenza. Vogliono sapere, quindi, quando potranno spazzare via quanto di più nefasto – in termini amministrativi – la Calabria abbia mai espresso. Oliverio, invece, si comporta come se la Cittadella fosse roba sua, gioca a mosca cieca in Consiglio regionale, dove non ha più una maggioranza da mesi e mesi, non riesce più ad approvare un provvedimento che sia uno e fa uso della sua “postazione” per apparecchiare una campagna elettorale che comunque lo vedrà fuori dai giochi. Perché non lo vogliono più i “suoi” e non lo vorranno più i calabresi».  

Oliverio – prosegue il coordinatore regionale di FdI – è rimasto solo, ostracizzato da un partito che ormai naviga a vista e nel quale tutti straparlano a vanvera, in una guerra fra poveri che giocano a chi è più autoreferenziale. L’ormai ex governatore sa bene che non sarà supportato dal Pd nel volersi candidare a tutti i costi: sarà, dunque, questa sua consapevolezza di non essere rieletto che lo sta portando a giocare con la pelle dei calabresi per beceri interessi politici? In Consiglio regionale, per giunta, ha dichiarato che avrebbe indicato la data delle elezioni in modo “chiaro, trasparente e nel rispetto della legge”. E questi suoi modi ambigui sarebbero chiari e rispettosi delle norme? Una cosa è chiara: la “non data”. Ad oggi non sappiamo quando la Calabria si recherà alle urne, forse perché in attesa di una qualche prebenda che cada dal cielo come la manna sulla testa del questuante (ex) presidente. Già, un ex che sarà travolto dal centrodestra che certificherà il fallimento di una classe dirigente inadeguata e meritoria solo di aver fatto sprofondare la Calabria nello sconforto più assoluto e di aver cancellato la speranza in un futuro migliore dei calabresi. #elezionisubito».