LETTERA APERTA alla rappresentanza Calabrese in Parlamento

Palazzo_Montecitorio, Parlamento
Palazzo_Montecitorio, Parlamento

Spett.li Deputati della Repubblica:
On. FRANCESCO FORCINITI, on. ELISA SCUTELLA’, on. ALESSANDRO MELICCHIO, on. DALILA NESCI, on. PAOLO PARENTELA, on. RICCARDO TUCCI, on. CARMELO MASSIMO MISITI, on. FRANCESCO SAPIA, on. ANNA LAURA ORRICO, on. ELISABETTA BARBUTO, on. PINO D’IPPOLITO,
on. FEDERICA DIENI, on. ROBERTO OCCHIUTO, on. MARIA TRIPODI, on. FRANCESCO CANNIZZARO,on. ENZA BRUNO BOSSIO, on. ANTONIO VISCOMI, on. DOMENICO FURGIUELE, on. NICO STUMPO, on. WANDA FERRO

Spett.li Senatori della Repubblica:
sen. BIANCA LAURA GRANATO, sen. GIUSEPPE AUDDINO, sen. ROSA SILVANA ABATE, sen. MARGHERITA CORRADO, sen. NICOLA MORRA, sen. GELSOMINA VONO , sen. GIUSEPPE TOMMASO VINCENZO MANGIALAVORI, sen. MARCO SICLARI, sen. FULVIA MICHELA CALIGIURI, sen. MATTEO SALVINI, sen. ERNESTO MAGORNO

La situazione sanitaria a San Giovanni in Fiore va peggiorando con pessima prospettiva; gli effetti della pandemia legata al Covid-19 hanno reso ancora più evidenti le criticità e carenze sanitarie in ambito locale, in cui non risulta più tutelato il diritto alla salute sancito all’art. 32 della Costituzione; i livelli attuali dell’assistenza territoriale, della prevenzione e della medicina di base, il perdurante mancato rispetto dei requisiti organizzativi e tecnologici previsti dal D.M. 70/2015, cristallizzati nel DCA n. 64/2016 e nell’Atto aziendale vigente dell’Asp di Cosenza, la carenza cronica di medici,
infermieri e Oss e la sostanziale sospensione del turnover del personale sanitario, conseguenti ai vincoli assunzionali e di spesa del Piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale, ci pongono in una condizione di rischio, di insufficiente tutela del diritto alla salute e di danni economici peraltro
legati all’ordinanza con cui il ministro della Salute ha, data la fragilità del sistema sanitario regionale, ordinato che la Calabria fosse “zona rossa”, con tutte le gravi conseguenze economiche correlate.
Questa situazione ovviamente grave per la sicurezza di noi cittadini, specie alla luce dell’innalzamento della curva epidemiologica in ambito locale, Covid-19, risulta ulteriormente aggravata dall’attuale mancanza di interlocutori istituzionali, in considerazione dell’attuazione
Coordinamento Spontaneo Operatori Economici San Giovanni in Fiore – Op.Ec. San Giovanni in Fiore (CS
) ventura di quanto previsto dagli articoli 1 e ss. Del D.L. n. 150/2020, entrato in vigore lo scorso 11 Novembre .
Viviamo situazioni paradossali di tracciamenti ormai impossibili sfuggiti da ogni controllo, risposte ai tamponi che non arrivano, comunicazione di dati incompleti, inefficienza che, sapendo già da sei mesi a che cosa si sarebbe andato incontro, non sono ammissibili.
Va da sé, ribadiamo, che tutte queste condizioni minano anche la vivibilità della nostra cittadina e di conseguenza l’economia tutta, mettendo in crisi centinaia di posti di lavoro e migliaia di persone.

I firmatari in calce di questo documento CHIEDONO CON FORZA

  • l’impegno, da parte dei Parlamentari eletti in Calabria a seguito delle Politiche del 4 marzo2018, ad emendare il suddetto D.L. nel senso di stabilire – anche in virtù del congelamento del Patto di stabilità e crescita per l’anno 2020, annunciata anche per il 2021
  • la sospensione, per l’intera durata della pandemia da nuovo coronavirus, dei vincoli assunzionali relativi al Piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale, nonché nel senso di
    imporre, in sede di conversione del suddetto D.L. l’incremento degli standard ospedalieri previsti per gli ospedali di Zona montana dal D.M. 70/2015, all’uopo anche istituendo un apposito fondo di 300 milioni di euro per gli anni 2021-2022, al fine di garantire la copertura
    delle figure professionali mancanti nel settore dell’emergenza-urgenza, l’attivazione di una chirurgia non complessa per interventi programmati di rimozione delle neoplasie della mammella, la disponibilità di almeno un cardiologo h24 e la realizzazione, ove mancanti, di piattaforme per l’elisoccorso;
  • l’impegno a emendare l’inteso DM in modo da prevedere che il Fondo Sanitario Nazionale sia ripartito a ciascuna Regione e alle Province autonome di Trento e di Bolzano secondo il fabbisogno di cure nei rispettivi territori, derivato dai corrispondenti dati epidemiologici di morbilità e co-morbilità della popolazione, e tenuto conto della vulnerabilità sociale nelle relative aree. Questo vuole essere un semplice primo atto comunicativo, doveroso e assolutamente rivolto al dialogo ma non possiamo escludere che il protrarsi della degenerazione dei servizi sanitari locali non veda nascere altre ulteriori azioni rivolte all’ottenimento di ascolto e risoluzione di quanto richiesto.

Nell’attesa di tangibili e celeri riscontri porgiamo distinti saluti.
Gli Operatori Economici di San Giovanni in Fiore
Si allega elenco firmatari