Emergenza PET a Catanzaro: la sanità calabrese sotto esame

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Alecci denuncia la critica situazione della PET a Catanzaro, chiedendo azioni immediate per superare ritardi e obsolescenza tecnologica

La difficile situazione riguardante l’accesso alla PET (Tomografia a Emissione di Positroni) nell’ambito dell’azienda sanitaria di Catanzaro sta generando crescenti preoccupazioni tra i pazienti affetti da gravi patologie. Le richieste di intervento urgente si sono moltiplicate, poiché molti individui, pur affrontando condizioni mediche gravi, vengono costretti a ritardare l’esame o a cercare soluzioni in altre province o addirittura fuori regione. Le prenotazioni, in alcuni casi, superano anche diverse settimane.

Una recente ispezione presso il Policlinico di Germaneto, condotta dal deputato Alecci, ha rivelato una realtà allarmante. La PET presente in questa struttura, con oltre 20 anni di attività, è non solo obsoleta dal punto di vista tecnologico ma anche gravemente usurata. Durante il sopralluogo, alcuni tecnici stavano tentando di ripristinare il funzionamento della macchina, confermando le difficoltà legate alle frequenti riparazioni, spesso complicate dalla scarsità di pezzi di ricambio obsoleti. Inoltre, si è appreso della sospensione del servizio di PET Mobile proveniente dalla Campania, precedentemente attivo presso l’Ospedale Pugliese di Catanzaro.

La PET rappresenta una tecnica diagnostica fondamentale per confermare diagnosi tumorali o valutare l’efficacia delle terapie in corso. La tempistica dell’esame e del relativo referto è cruciale per garantire cure tempestive e salvare vite. È inaccettabile che i pazienti di Catanzaro, Vibo e Crotone siano costretti ad affrontare lunghi ritardi per una diagnosi così vitale.

Il deputato Alecci solleva una domanda fondamentale: come può l’Azienda Unica Renato Dulbecco aspirare a essere un hub sanitario di riferimento per il Mezzogiorno e uno dei più importanti d’Italia, con oltre 800 posti letto, se non viene prontamente dotata di strumentazioni e apparecchiature all’avanguardia? Pertanto, è necessario ripristinare al più presto il servizio di PET Mobile presso l’Ospedale Pugliese e procedere all’acquisto di una nuova e moderna PET per il Policlinico di Germaneto.

Alecci ha incontrato il Primario del reparto di Medicina Nucleare e il personale sanitario, che con dedizione cerca di rispondere alle esigenze dei pazienti nonostante le numerose difficoltà. Successivamente, ha discusso la questione con il Commissario Straordinario della Dulbecco, Simona Carbone, raccogliendo rassicurazioni sulla volontà di affrontare rapidamente il problema della PET e altre urgenze sanitarie.

In un periodo in cui le risorse per la sanità pubblica sono state storicamente abbondanti grazie ai finanziamenti Covid e al PNRR, Alecci sottolinea la necessità di passare dalle promesse ai fatti. La Calabria non può più permettersi di ritardare su questioni così cruciali per la salute dei cittadini. È tempo di agire e garantire che un esame “salvavita” non rimanga un privilegio, ma diventi la norma per i pazienti oncologici in Calabria.