Emergenza sanitaria in Italia: ospedali sotto pressione, afflusso record nei pronto soccorso e lunghe attese per esami
In Italia, l’emergenza sanitaria sta mettendo a dura prova il sistema ospedaliero, con un picco di fino a 4 milioni di chiamate al giorno ai medici di base. Il presidente nazionale del Nursing Up, Antonio De Palma, esprime preoccupazione riguardo al sovraccarico dei servizi sanitari in diverse regioni, tra cui Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Toscana e Sicilia. Le sfide più gravi sono descritte dai referenti territoriali del Nursing Up, che evidenziano una situazione critica in diversi ospedali. Nei pronto soccorso, si registrano centinaia di telefonate giornaliere al numero di emergenza 118, con afflussi massicci che superano anche i 200 pazienti al giorno.
La situazione è particolarmente preoccupante in Calabria, dove gli ospedali di Catanzaro e Cosenza stanno affrontando un notevole aumento degli accessi.
De Palma sottolinea che molti pazienti si trovano in coda nei pronto soccorso, spesso per controlli di routine e classificati con codici non gravi. Questo affollamento contribuisce a tempi di attesa prolungati, con alcuni pazienti che devono attendere anche 24 ore per esami e visite mediche. Il presidente del Nursing Up evidenzia anche una tendenza preoccupante, con un numero crescente di persone che evitano il medico di famiglia, sperando di ottenere controlli immediati nei pronto soccorso.
La situazione critica è evidenziata da De Palma, che descrive letti ammassati nei corridoi degli ospedali in varie regioni, inclusi Firenze, Prato e Pistoia. Questi scenari poco confortanti dimostrano la necessità di affrontare la situazione in modo efficace per garantire una risposta sanitaria adeguata. In questo contesto, diventa essenziale promuovere la consapevolezza sull’importanza di rivolgersi al medico di famiglia per le necessità mediche di routine, riducendo così la pressione sui pronto soccorso e consentendo una gestione più efficiente delle risorse sanitarie.
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